Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 09 Gennaio 2014
Fra valzer e campanelli
C’è l’operetta al Donizetti
Prosegue al teatro Donizetti di Bergamo la stagione dell’operetta. Domenica 19 gennaio va in scena Sogno di un valzer, mentre domenica 9 febbraio sarà la volta de Il paese dei campanelli. Un’accoppiata piacevole per i tanti appassionati.
Prosegue al teatro Donizetti di Bergamo la stagione dell’operetta. Domenica 19 gennaio va in scena Sogno di un valzer, mentre domenica 9 febbraio sarà la volta de Il paese dei campanelli. Un’accoppiata piacevole per i tanti appassionati.
Domenica 19 gennaio 2014, ore 15.30
Teatro Donizetti
SOGNO DI UN VALZER
operetta di Oscar Straus
libretto Felix Dormann e Leopold Jacobson
coreografie Giada Bardelli
direzione musicale Maria Galantino
regia Corrado Abbati
allestimento InScena Art Design
con Compagnia Corrado Abbati
produzione Inscena – Compagnia Corrado Abbati
Sogno di un valzer è un classico, un affresco dipinto con i diversi stili del valzer, una sorta di simbolo dell’operetta. Dopo la prima di questo suo lavoro Straus ebbe a dire: «L’ho scritto con l’intenzione di eguagliare i primati della Vedova allegra o forse anche di superarli». Oggi si può ben dire che il successo l’ha sempre accompagnato e che sicuramente Sogno di un valzer merita un posto d’onore nella storia dell’operetta. Anche Hollywood lo celebrò, adattandolo per lo schermo in una celebre produzione con Maurice Chevalier. La storia d’amore che come sempre è alla base dell’operetta è una storia più vera delle altre, il luogo, un luogo dell’anima. L’azione si svolge ovunque vi sia una donna innamorata del marito che crede di amare un’altra e dove l’altra non sa che lui è sposato …
In un piccolo stato europeo, l’amore fra una nobile e un non titolato non viene avversato. Lei è la principessa Elena, lui il giovane tenente Niki, amante dell’avventura e delle belle donne. Le nozze hanno luogo sotto la paterna benedizione del re Gioacchino. Elena è molto innamorata, mentre Niki non dimostra altrettanta passione tant’è che, la prima notte di nozze, lasciata sola la moglie, confida all’amico Montschi la sua avversione per quell’ambiente fasullo e formale. Il suo sogno è sempre la sua Vienna, simbolo di libertà e spensieratezza.
Quando Montschi lo informa dell’arrivo in un locale della città di alcune giovani artiste viennesi, Niki, senza pensarci troppo, lascia la moglie ed assiste alla loro esibizione. Tra il neo sposo e una di loro, la bella violinista Franzi, nasce un idillio, ma vengono in breve scoperti. Elena, incredula e sgomenta, chiede consiglio a Franzi su come tenere avvinto a sé il marito. Detto fatto: grazie ai suoi sapienti suggerimenti, imparerà a comportarsi “alla viennese” con brio e fuoco, non lesinando sorrisi lusinghieri, baci, carezze. Da parte sua Franzi rinuncerà per sempre al volubile tenentino, che si era fatto irretire dalle leggiadre note di un valzer.
Domenica 9 febbraio 2014, ore 15.30
Teatro Donizetti
IL PAESE DEI CAMPANELLI
operetta di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato
direttore d’orchestra Stefano Giaroli
corpo di ballo Accademia
orchestra “Cantieri d’Arte”
produzione Compagnia Teatro Musica Novecento
Il Paese dei Campanelli è un’operetta scritta da Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato. Composta nel 1923, andò in scena il 23 novembre di quello stesso anno al Teatro Lirico di Milano. Raccontano le cronache dell’epoca che già all’indomani della prima rappresentazione molti brani dell’operetta venissero canticchiati da giovani donzelle a passeggio per Milano. Nel caso del Paese dei Campanelli, il generale apprezzamento è dovuto particolarmente alla leggerezza del testo e della melodiosità e orecchiabilità della musica che lo accompagna, ricca di momenti lirici e arie cariche di sensualità e sentimento in grado di evidenziare le potenzialità canore del registro sopranile delle interpreti. A determinare il successo de Il Paese dei Campanelli - ambientato su un’isola di fantasia dell’Olanda - fu da subito la ricchezza di riferimenti esotici, tuttavia inseriti in una sostanziale semplicità di ambientazione (un villaggio di pescatori, con tanto di birreria e popolane intente al ricamo sulla piazza principale).
In un fiabesco paese olandese, i pescatori conducono insieme alle loro mogli una vita tranquilla in deliziose casette, ciascuna delle quali possiede un piccolo campanile. La pace tuttavia è turbata dall’arrivo di una nave di aitanti marinai inglesi, che corteggiano vivacemente le signore del luogo. Tuttavia, i mariti possono dormire sonni tranquilli: una leggenda secolare afferma che qualora i vincoli di fedeltà vengano infranti, i campanelli della casa in questione cominceranno a suonare, avvisando tutto il paese del tradimento in corso. Riusciranno i nostri personaggi a resistere e a non far suonare i campanelli?
Operetta spumeggiante, vanta alcuni brani immortali (in particolare Luna, tu, non sai dirmi perché?, conosciuto anche come fox della luna, ma anche La Giavanese), che hanno finito per brillare nel tempo di luce propria, godendo di un successo anche esterno ad un’operetta ritenuta comunque dai critici senza tempo. Una delle operette più divertenti e corali della Compagnia Teatro Musica Novecento, ormai da tempo garanzia di sicuro successo.
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