Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 06 Settembre 2017
Filippo, 17 anni e anima blues
Sul palco che fu di B.B King e Bowie
Il bergamasco giovane chitarrista Filippo Cattaneo Ponzoni , è stato voce e chitarra di un «super guppo» che è salito sul palco del Rocce Rosse Blues Festival, dove quest’anno hanno suonato gli Yes, Capossela, Bregovic e Bollani.
Solo due anni fa non avrebbe mai immaginato che le note della sua chitarra sarebbero risuonate in un’ arena naturale mozzafiato, tra imponenti pareti di porfido rosso e il mare cristallino della Sardegna, sul prestigioso palcoscenico di Rocce rosse Blues festival. Filippo Cattaneo Ponzoni, 17enne talento bergamasco, all’ inizio di agosto è stato il primo minorenne a esibirsi nella kermesse sarda che, dopo un lungo peregrinare, nel 2017 è tornata a casa, dove era nata 26 anni fa, nella magica location degli scogli rossi di Arbatax.
Una manifestazione dal passato glorioso, dove hanno suonato, tra gli altri B.B. King e David Bowie, ma con un presente altrettanto ambizioso: lo scorso luglio sul palco sono saliti gli Yes, Vinicio Capossela, Stefano Bollani e Goran Bregovic. Insieme a loro, una new entry, la Ima Blues Band, la formazione in cui milita Filippo. Un super-gruppo, composto da turnisti di fama nazionale: Luca Meneghello, chitarrista milanese che ha suonato con Mina, Renato Zero e Gianluca Grignani, Eugenio Mori alla batteria, per molti anni con la Pfm, ma anche con Biagio Antonacci e Gianna Nannini, Lorenzo Poli, il «basso» di Neck e alle tastiere Andrea Pollione.
Filippo, voce e chitarra, ha iniziato a suonare all’ età di 10 anni e ora frequenta la Italian Music Academy di Grassobio del maestro Fabrizio Frigeni. È proprio nel fertile clima della scuola orobica che è nata la Ima Blues Band, con l’ idea di celebrare i grandi classici del blues e del rock come B.B. King, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Santana e Stevie Ray Vaughan. Sul palco del «Rocce rosse», la Ima ha impressionato, non solo per il virtuosismo della performance, ma anche per l’ empatia creata con il pubblico in un emozionate fuori programma, un omaggio a Gianni Serra, noto chitarrista sardo scomparso lo scorso 13 giugno.
«È stata un’ esperienza unica- dice Filippo -, era la prima volta che suonavo su un palco così prestigioso, una grande opportunità. Spero di poter fare ancora qualche concerto con questa formazione, ma nel frattempo sto già pensando a progetti nuovi, vorrei che la musica potesse diventare a tutti gli effetti il mio “lavoro” a tempo pieno e per questo sto continuando a studiare molto per migliorare la mia tecnica».
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