Nonni allegri, nonni teneri, divertenti, oppure un po’ brontoloni. Oggi è la festa dei nonni, un’occasione per ricordare quanto sono importanti nella vita di tutti i bambini. I nonni sono spesso anche i più bravi a raccontare storie e a inventare passatempi sempre nuovi. Vi presentiamo allora per l’occasione una piccola scelta di letture da fare insieme in famiglia: per ripercorrere la propria storia e costruire l’album dei ricordi, per giocare e divertirsi insieme.
«Due occhi due nonni» di Alfredo Stoppa e Pia Valentinis, Orecchio Acerbo, 44 pp. 12 euro, racconta la storia di un bimbo e dei suoi due nonni, uno “potente” e l’altro “gentile”. Una storia delicata e intrigante, resa ancora più interessante dalla particolare veste editoriale: un tratto distintivo di Orecchio Acerbo. "Io ho 6 anni – scrive Pia Valentinis - e gli altri mi chiamano bambino. Io ho 2 orecchie 2 braccia 2 mani 2 gambe e 2 piedi. Io ho due occhi uguali e due nonni diversi. Io ho due nonni che hanno occhi diversi." Il nonno potente arriva con una grande macchina piena di regali e parla sempre di soldi. Il nonno gentile arriva in bicicletta, non ha posto per grandi regali ma racconta sempre storie avventurose. Sogni, affetti, relazioni, piccoli eventi quotidiani per raccontare in modo dolce e originale che cosa c’è dentro la relazione nonno-nipote.
«Nonna ti voglio bene» di Anne Geddes (Edicart, 70 pp., 22,50 euro) è un libro attivo: contiene tante idee per costruire una storia di famiglia a quattro mani. Ci sono spazi per raccontare i momenti più importanti della vita dei nipoti e spazi “per conoscersi” e passare in rassegna la storia dei genitori dei nonni. È dunque un libro da guardare, accompagnato dalle belle foto di Anne Geddes, ma soprattutto un libro da costruire incollando foto, scrivendo, raccogliendo testimonianze. Un libro che poi rimane come un prezioso “album” dei ricordi. O ancora un “lavoro” da completare con pazienza in famiglia, con la collaborazione di tutti, per fare una bella sorpresa ai nonni.
Sempre da Edicart altri piccoli libri dedicati ai nonni: «Il libro del cuore per un nonno molto speciale» di Pam Brown (24 pp., 5,90 euro) e «il libro del cuore per una nonna molto speciale» (sempre di Pam Brown, 24 pp., 5,90 euro). Entrambi sono raccolte di brevi testi dedicati a nonni e nonne, frammenti di storie, tutti centrati sui sentimenti. Un piccolo omaggio a una presenza importante nella vita di ogni bimbo e ogni bimba.
«La migliore del mondo è la mia nonna» (32 pp., 7 euro), «Il migliore del mondo è il mio nonno» (32 pp., 7 euro), «Nonne e nonni: questi adorabili vecchietti» (64 pp., 7,50 euro) di Helen Exley. Nella collana «L’antica fonte» delle edizioni San Paolo si trovano ben tre titoli dedicati ai nonni. Sono libri tutti illustrati con disegni di bambini dai tre anni in su e contengono piccole storie, aforismi, brani dedicati ai nonni. Molto gustose le frasi scritte dai bambini per i loro nonni: «La mia nonna ripara gli orsacchiotti»; oppure «Il nonno mi fa divertire con la sua dentiera». E ancora: «Una nonna è vecchia fuori e giovane dentro» John, 7 anni; «Se ti serve qualcosa… basta che vai a dare un bell’abbraccio a tuo nonno» Claire, 9 anni; «Un nonno è una “scatola con le orecchie”, che serve alla nonna per dire e ridire le sue cose» Nicola, 11 anni. In questi piccoli libri le nonne sono dolci e gentili. Preparano le torte più buone, mettono i cerotti su ginocchia sbucciate e danno una mano in ogni tipo di problema, dagli orsacchiotti rotti, ai coccodrilli sotto il letto. I nonni hanno sempre del tempo a disposizione. E sono dei veri “amici” per i loro nipoti. Si può contare su di loro perché leggono storie, aggiustano biciclette, si vantano delle loro bravate di quando erano ragazzi, e fanno i clown con la loro dentiera. Gli scritti dei bambini fanno capire quanto queste qualità siano apprezzate.
«C’era una volta il nonno» di Emanuela Nava, con le illustrazioni di Elena Baboni, pubblicato da Sinnos (46 pp., 9 euro), affronta con delicatezza e sensibilità, senza drammatizzare, il tema della fragilità, della vecchiaia e della morte in una chiave interculturale, com’è caratteristica peculiare di questa casa editrice, attenta a proporre volumi che possono essere spesso utilizzati anche in classe per aprire un dialogo tra culture e tradizioni diverse. Emanuela Nava sa parlare molto bene ai piccoli di sentimenti: lo ha dimostrato di recente anche con un altro libro delizioso, «Il serpegatto», pubblicato da Salani, un libro sull’amore. In questo breve racconto due bambini si trovano ad affrontare la scomparsa del nonno. Ma è proprio lui, con i suoi racconti, la sua gioia di vivere, la sua capacità di entrare in contatto con tradizioni e culture diverse ad aiutarli ad accogliere e a superare il dolore temperandolo con il desiderio di rendergli omaggio e con la consapevolezza che questo nonno meraviglioso sarà ancora accanto a loro, anche se in modo diverso. È implicito nella narrazione anche un suggerimento perché il giorno dei morti venga vissuto e affrontato davvero come una festa.
È ormai un classico il «Nonnolibro» di Niccolò Barbiero e Giorgio Reali, delle edizioni Laboratori Salani (166 pp., 12 euro). Molto più di un libro: una vera e propria miniera di idee per trascorrere pomeriggi allegri a tu per tu tra nonni e nipoti. Ci sono ricordi di nonni illustri, come quello di Mike Bongiorno, che apre il libro, e ricordi di nonni comuni, che fanno da esempio e da filo conduttore per tutte le attività che vengono proposte. Ci sono foto antiche e disegni allegri e mille spunti per andare a cercare e ricostruire le proprie radici. Leggere – o meglio – «utilizzare» questo manuale è in fondo un modo semplice e allegro per aiutare le vecchie e le nuove generazioni a conoscersi un po’ meglio. È un libro che può generarne molti altri: uno per ogni piccolo lettore, che con l’aiuto di uno, due, tre o quattro nonni può ricostruire la propria storia. In ogni capitolo ci sono un ricordo, la traccia di un’intervista da fare al nonno o alla nonna, una proposta di gioco o attività. Tra una pagina e l’altra ragazzi e nonni imparano a realizzare una nonnomobile, a costruire l’identikit dei primi fidanzati del nonno e della nonna, a inventare, usando le vecchie foto, un divertente fumetto di famiglia; a scrivere, come veri reporter, un giornale: «La voce dei nonni»; a rispondere al quiz «Nonna lasci o raddoppi?». Completano il volume utili indicazioni per leggere libri interessanti e navigare in Internet alla scoperta di siti dedicati ai nonni e alla ricerca genealogica.
«Il mestiere di… Nonna e nonno» di Vittoria Cesari Lusso, pubblicato dalla casa editrice Erikson nella collana «Capire con il cuore» (221 pp., 14 euro). Un libro che, come afferma l’autrice nell’introduzione, ha l’ambizione di esplorare alcuni aspetti salienti del vissuto quotidiano dei nonni moderni, e contribuire a dare elementi di risposta a domande come: come vivono oggi le persone l’esperienza di essere nonni? Con quali immagini, rappresentazioni, sollecitazioni sono confrontate? Come cambiano i rapporti e le percezioni all’interno della famiglia con l’arrivo dei nipotini? Come può essere caratterizzata la relazione nonno-nipote? Quali problemi si incontrano facendo il nonno o la nonna? Come può essere compresa oggi questa preziosissima funzione? L’autrice scrive con linguaggio piano e accattivante. Il testo è arricchito da disegni e da tanti racconti di vita. Alla fine di ogni capitolo c’è sempre “qualche suggerimento utile”.
I nonni sono i cantastorie per eccellenza. Così chi non li ha a volte se li va a cercare. Come accade a Gregorio, protagonista della storia narrata da Anna Vivarelli in «I topi non avevano nipoti», Nord Sud, 94 pp., 7 euro. La signora Gloria «ha l’aria più da nonna che io abbia mai visto». Ed è per questo che Gregorio quando la incontra cerca subito di fare amicizia. «Quando la signora Gloria sta per iniziare una storia, si fruga nelle tasche come se da qualche parte si trovassero delle storie pronte da raccontare. È bello come cerca e cerca, perché intanto io sto lì e aspetto, e so benissimo che lei sta frugando nella sua testa e non nelle tasche, ma così, quando vedo che smette di cercare, ho il cuore che batte e non vedo l’ora che inizi a parlare». La dolce amicizia tra il bimbo Gregorio e la “nonna” Gloria è fatta di piccole e grandi cose: storie, avventure vere o immaginarie, e lunghi palindromi, frasi che si leggono da sinistra a destra e da destra a sinistra. Proprio come «I topi non avevano nipoti» (il titolo è palindromo, provare per credere…).
(08/10/2007)
© RIPRODUZIONE RISERVATA