Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Domenica 07 Marzo 2021
Facchinetti: «Sanremo, che amarezza
Nessun ricordo di Stefano d’Orazio»
Il post del cantante su Facebook: «Un Festival che si chiama “della canzone”, non poteva scordarsi di rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio. Era in scaletta, sono rimasto sveglio quasi fino alle tre aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole di ricordo».
«Dobbiamo onorare la memoria di un grande artista, di un esponente storico della canzone italiana più famosa e celebrata anche nel mondo, di un protagonista di questo stesso palco dove ha vinto con una delle canzoni più belle che abbiano mai vinto il Festival, “Uomini soli”, di una persona bella, franca, intelligente, leale. Non possiamo insomma dimenticarci di mandare un applauso a Stefano D’Orazio, che con i Pooh ha rappresentato la stagione più fertile della nostra grande canzone italiana». Lo scrive Roby Facchinetti su Facebook domenica 7 marzo, all’indomani della serata finale del Festival di Sanremo, durante la quale non sono state pronunciate parole di ricordo per lo storico batterista dei Pooh Stefano D’Orazio, scomparso lo scorso novembre, parole che il Festival «aveva promesso, anzi garantito», evidenzia Facchinetti.
«Un Festival che si chiama “della canzone” - scrive il cantante - non poteva certo scordarsi di chiedere a voi, e a chi ci segue da casa, qualche secondo di attenzione per rivolgere un pensiero e un applauso alla memoria di Stefano D’Orazio. Ciao Stefano, non ti dimenticheremo mai”. Ieri sera – prosegue Facchinetti – sono rimasto sveglio quasi fino alle tre, aspettando che Amadeus o chi per lui pronunciasse parole come queste». «Non per presunzione – prosegue il cantante – ma perché il Festival di Sanremo le aveva promesse. Anzi, garantite. Il ricordo di Stefano era nella scaletta ufficiale, sia pure a ora tarda, ed in tale veste è stato confermato anche alla stampa». «C’è solo amarezza – conclude Roby –. E poco importa si sia trattato di sbadataggine, ignoranza, trascuratezza o maleducazione. Davvero, poco importano le cause. Resta, indimenticabile, il fatto»
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