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Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 16 Maggio 2017
Ex Diurno, una magia da riscoprire
In anteprima con Contemporary Locus
Da venerdì e per due mesi torna alla città uno degli spazi più discussi e misteriosi.
Contemporary Locus 12, con gli artisti Kader Attia e Alvin Curran, si svolge all’interno dell’ex Albergo Diurno, spazio sottostante Piazza Dante, nel centro di Bergamo per l’occasione riaperto al pubblico. La struttura circolare sotterranea di 1200 metri quadri, a cui si accede attraverso un’amplia scalinata, fu inizialmente pensata come rifugio antiaereo e poi convertita in Albergo Diurno dal 1949 al 1978 con funzioni igienico-sanitarie, commerciali e ricreative.
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Vincolato dalla Soprintendenza ai Beni Artistici e Architettonici, l’ex Albergo Diurno è uno dei luoghi più suggestivi della storia sociale della città, presente nella memoria di intere generazioni, ma nascosto da oltre 40 anni agli occhi della comunità.
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Appuntamento dal 20 maggio al 23 luglio in piazza Vittorio Veneto il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 e gli altri giorni su appuntamento, con visite guidate e ingresso gratuito. Inaugurazione il 19 maggio: dalle 18 alle 19 «Waiting for... Diurno Drink-Taste»; dalle 19 alle 21, concerto per vasca da bagno ed orchestra, live performance di Alvir Curran e dalle 19 alle 23 Cocktail party, Tiziana Fausti.
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Kader Attia – (1970, Francia) vive e lavora tra Berlino, Parigi e Algeri – è un artista riconosciuto internazionalmente per l’attualità e l’urgenza dei temi affrontati e proposti con opere di grande impatto (sculture, installazioni ambientali e video) nelle principali manifestazioni internazionali quali Documenta, la Biennale di Venezia – dove è presente anche nel 2017, tra gli artisti invitati dalla curatrice Christine Macel – e con esposizioni personali nei più importanti musei.
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Fondamentale nella sua ricerca e nella sua poetica è il concetto di repair (riparazione), non solo fisica ma anche morale. Nel lavoro di Kader Attia repair non implica un ideale di perfezione o ri-creazione di una condizione originaria o ideale, ma, al contrario, significa coinvolgere la memoria, la sua forza politica ed evocativa per favorire la sua capacità di «riparare le fratture della storia».
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La condizione di totale dismissione dell’ex Albergo Diurno e la sua pianta a panottico sono gli elementi che hanno influenzato il progetto dell’artista per Contemporry Locus 12: una grande scultura che rimanda a La Colonie (spazio di confronto teorico e artistico aperto a Parigi dall’artista), l’installazione slide show «The Repair» e la proiezione del film “Reflecting Memory” con il quale l’artista ha vinto l’ultimo Prix Duchamp. (Il 28 maggio alle ore 21, presso l’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo, si svolge una proiezione speciale del film in una nuova edizione italiana).
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Alvin Curran – (1938, Providence) vive e lavora a Roma – compositore, musicista e artista statunitense, pioniere della musica elettronica, ha condiviso la sua sperimentazione con alcune personalità d’avanguardia degli anni ’60 come John Cage e Nam June Paik per proseguire lungo tutta la sua carriera con azioni, performance e concerti in ogni parte del mondo.
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Conosciuto come irrefrenabile sperimentatore e collezionista di suoni estrapolati dalla quotidianità, fondatore di Musica Elettronica Viva e poi vicino alla ricerca minimalista, Curran si distingue per la sua capacità di comporre frammenti sonori e azioni che si tramutano in trasgressivi ed empatici paesaggi sonori.
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Appartengono alla pratica di Curran anche la straordinaria capacità di coinvolgere artisti, musicisti e autori di diversa origine e ricerca, la volontà di trasformare ogni esperienza colta e sperimentale in un’opportunità di condivisione che non distingue fra adepti e profani, così come la capacità di governare azioni partecipative complesse.
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La struttura circolare dell’ex Albergo Diurno e la sua iperbolica capacità di intrecciare le onde sonore con risonanze inaspettate sono il soggetto di una performance, “Concerto per vasca da bagno e orchestra”, a più musicisti e strumenti – tra cui anche un biliardo – con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano Donizetti.
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La performance, che si svolge il 19 maggio durante l’opening di Contemporary Locus 12, si trasforma poi in una partitura a più voci che abita l’ex Albergo Diurno per tutta la durata della mostra. Attraverso i suoni registrati, elaborati e ambientati, restituiti nella sequenza serrata delle stanze dell’ex Albergo Diurno, la composizione di Alvin Curran si trasforma in un’architettura sonora che restituisce voce e immaginazione a questo luogo.
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