Ecco il Pinocchio di Benigniun successo annunciato

Diretto e prodotto dall’attore premio oscar, il kolossal, costato 45 milioni di euro, uscirà in tutta Italia l’11 ottobre, in 860 sale. Un successo annunciato

Con il suo budget da 45 milioni di euro e le 860 copie che invaderanno dall’11 ottobre il mercato italiano, il Pinocchio di Benigni si muove nel piccolo mare del cinema italiano come una grande corazzata e costituisce uno dei maggiori sforzi produttivi della nostra industria.
Lo realizza la Melampo Cinematografica, società indipendente di Nicoletta Braschi e Roberto Benigni (la stessa che aveva prodotto La vita è bella , costato «solo» 12 miliardi di lire) con il contributo e l’apporto della Cecchi Gori nella prima fase della lavorazione e con l’intervento successivo di Medusa, che lo distribuisce per l’Italia.
Per realizzare questo film, negli stabilimenti di Papigno (Terni), sono state costruite scenografie imponenti (che ora verranno in parte destinate a un parco giochi vicino Cesena) ed effetti speciali tecnologicamente molto avanzati. Sono stati confezionati mille costumi e utilizzate quattromila comparse. Solo per riempire la «città dei balocchi» è stato riempito un magazzino di giocattoli giganti.
La troupe del film, cui hanno lavorato oltre cento operai, è composta da 150 persone. La lavorazione si è protratta per 28 settimane; otto sono stati i mesi necessari alla preproduzione e altrettanti quelli occorsi per la postproduzione.
Per la prima volta, Benigni si è confrontato con la necessità di lavorare costantemente con gli effetti visivi e di utilizzare avanzate tecnologie digitali, curate da Rob Hodgson. Il naso di Pinocchio è stato allungato attraverso tecnologie digitali, così come le sequenze che hanno coinvolto il Grillo Parlante e Mangiafuoco, due personaggi che hanno sullo schermo dimensioni diverse da quelle dei protagonisti con cui interagiscono. Anche la scena in cui Pinocchio finisce inghiottito dal pescecane è stata costruita al computer.
Scritto da Benigni e Vincenzo Cerami, con la regia di Benigni (Pinocchio), questo kolossal vede tra gli interpreti Nicoletta Braschi (la Fata turchina), Peppe Barra (il Grillo parlante), Mino Bellei (Medoro), Alessandro Bergonzoni (il direttore del circo), i Fichi d’India (il Gatto e la Volpe), Carlo Giuffrè (Geppetto), Franco Javarone (Mangiafuoco), Luis Molteni (l’omino di burro), Kim Rossi Stuart (Lucignolo) e Corrado Pani (il giudice).
Il direttore della fotografia è Dante Spinotti, le musiche sono di Nicola Piovani e il montaggio di Simona Paggi. I costumi e le scenografie sono di Danilo Donati, morto poco prima della fine della lavorazione. Il film è dedicato a lui.
Moltissime le iniziative editoriali e di merchandising: libri di tutti i tipi, ma anche figurine, carte da gioco, puzzle, quiz illustrati, segnalibri, T shirt, cd Rom e dispense con statuette di porcellana.
L’ECO DI BERGAMO DEL 28/09/2002

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