Carrara, piccola folla al vernissage
Tre giorni di apertura dalle 10 alle 24

Tanta gente, tutti impressionati dalla bellezza e dalla quantità delle opere. La riapertura dell’Accademia Carrara, dopo sette anni di lavori per il rinnovamento è già un evento.

Il programma è intenso: i festeggiamenti inizieranno alle 19, in via San Tomaso: seguirà alle 20.30 la cerimonia inaugurale. Ma già alle 12 chi poteva non ha voluto mancare alla prima apertura speciale dedicata ai media.

L’assessore alla Cultura, Nadia Ghisalberti, ha subito annunciato che per l’Expo saranno organizzati concerti con la musica di Gaetano Donizetti.

Il clima è particolare: nei corridoi qualcuno scherza sulla casualità che l’inaugurazione sia stata organizzata proprio nel giorno in cui si festeggia San Giorgio. Lo stesso nome del sindaco di Bergamo.

Ognuno potrà personalizzare il suo modo di riscoprire la pinacoteca: la novità sono le audio e video guide via tablet.

Al vernissage per la stampa sono presenti tutti i rappresentanti delle istituzioni, della Carrara e della Gamec. Le prime parole del sindaco, Giorgio Gori, sono state per ringraziare chi si è dedicato per i lavori, che hanno coinvolto tutte le istituzioni, per restituire alla città una Carrara «più moderna e contemporanea».

Gori ha ricordato che l’allestimento è stato finanziato dalla Fondazione del Credito Bergamasco: «Questo - ha detto - è il biglietto da visita che ci permette di dialogare con le altre città». Per l’occasione è arrivato anche il vicesindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris.

«La chiusura ha fatto mancare a Bergamo un pezzo della sua storia - ha detto Nadia Ghisalberti, assessore alla Cultura di Bergamo -: ora anche la città la riscopre. La pinacoteca illuminerà la città e Bergamo si proietta in un mondo internazionale. Qui l’antico collezionismo si è trasformato in una contemporanea visione della città».

Nella serata, ha ricordato l’assessore, inizia la grande festa: saranno tre giorni di iniziative per tutti i bergamaschi che amano l’arte.

Poi è iniziata la visita vera e propria: una sala via l’altra, capolavoro dopo capolavoro. Ogni sala è stata organizzata con un tema specifico. Nella prima sala, dedicata a Venezia, spicca la Madonna con Bambino. La seconda è dedicata a Firenze e contiene opere della collezione di Giovanni Morelli: tre dipinti di Botticelli e, di fronte un Raffaello, l’opera più celebre di tutta la Pinacoteca.

La terza sala è dedicata ai collezionisti e dispone di divanetti appositamente restaurati provenienti dal Palazzo reale di Milano. In totale le opere esposte sono 610.

Dalle finestre della Carrara si possono ammirare anche i giardini: però per ora non saranno visitabili, anche se c’è un progetto per renderli accessibili in futuro. «Un costo incredibile quello per i lavori dei giardini, che sono di una bellezza incredibile» raccontano nei corridoi.

A fare da ciceroni Maria Cristina Rodeschini e Giovanni Valagussa, che hanno raccontato e interpretato la nuova Accademia Carrara.

E sempre in tema di lavori, in programma la caffetteria: prossimo step della rinascita della Pinacoteca, sarà realizzata nell’ala destra dell’edificio, guardandolo dall’ingresso.

Suggestivo il vecchio ingresso restaurato, con la scala in pietra e l’accesso con la porta in legno, tutta incisa: si aprono le sale all’insegna dei Rinascimento europeo e in particolare con le opere di Lorenzo Lotto. A seguire una sala intera dedicata al Moroni con, solo in quella stanza, ben 35 sue opere.

L’inaugurazione ufficiale, con la cerimonia, inizia alle 20,30. Poi le sale resteranno aperte fino a mezzanotte di giovedì. È previsto l’arrivo di tante persone .

Per chi non potrà farlo giovedì sera la festa prosegue per tutto il fine settimana, durante il quale continua l’apertura straordinaria dalle 10 alle 24.

La nuova Accademia Carrara è organizzata in 28 sale espositive in cui si racconta una suggestiva storia per immagini dal ‘400 all’800, punteggiate da capolavori assoluti della storia dell’arte italiana.

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