Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Venerdì 08 Ottobre 2021
Donazione all'Accademia Carrara: 10 paraste rinascimentali appartenute a Zeri
Dieci paraste rinascimentali appartenute a Federico Zeri arricchiscono la collezione del museo bergamasco.
In occasione di «Anno Zeri», celebrazione del centenario di Federico Zeri (1921-1998), Accademia Carrara , già membro del Comitato Nazionale in ricordo del grande storico dell’arte, è stata scelta da Francesco Ubertini, Rettore dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, e da Eugenio Malgeri Zeri, nipote dello studioso, come destinataria d i dieci paraste in marmo scolpito che arricchiranno il prezioso corpus di opere della collezione Zeri già custodite dal museo. Le paraste, databili agli ultimi decenni del Quattrocento, sono realizzate da diversi artisti. Quattro di esse, decorate con le medesime caratteristiche stilistiche e con stemmi riferibili alla famiglia Della Rovere, sono riconducibili alla figura del cardinale Giuliano della Rovere (1443-1513), divenuto papa nel 1503 con il nome di Giulio II. La serie donata ad Accademia Carrara testimonia dunque la propensione all’arte del pontefice che promosse i maggiori artisti del Rinascimento, da Bramante a Michelangelo a Raffaello.
La generosa acquisizione sottolinea ancora una volta il ruolo della Carrara come casa del collezionismo italiano, oltre a confermare il profondo legame tra Federico Zeri e il museo : iniziato negli anni ’50 con l’attribuzione al giovane Altobello Melone della Madonna con Bambino e san Giovannino, sviluppatosi con la pubblicazione del catalogo scientifico della raccolta di Giovanni Morelli e ulteriormente sancito dalla donazione di 46 sculture della sua collezione, con opere dal Quattrocento all’Ottocento di scultori italiani e stranieri, tra questi: Alessandro Vittoria, Pietro Bernini, Domenico Guidi, Filippo Parodi, Giovanni Volpato, Nicolas Cordier.
Le paraste saranno oggetto di studio e incluse nel catalogo scientifico della raccolta Zeri a cui Accademia Carrara sta lavorando, a cura di Paolo Plebani, conservatore di Accademia Carrara . Il museo bergamasco partecipa inoltre ad «Anno Zeri» con alcune attività che prenderanno avvio nel 2022: un assegno di ricerca in collaborazione con l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna destinato a giovani studiosi di Federico Zeri, un ciclo di conferenze, e un progetto didattico con mediatori non vedenti.
«È molto significativo – commenta Nadia Ghisalberti, assessore alla cultura Comune di Bergamo – che a distanza di parecchi anni approdi a Bergamo un altro nucleo collezionistico appartenente a Federico Zeri, che aveva un’ammirazione particolare nei confronti di Accademia Carrara. Il critico non solo si dedicò ad approfonditi studi sulle opere qui conservate, ma si spinse fino al lascito testamentario di una importante raccolta di sculture, che costituisce ancora oggi la parte più consistente del patrimonio scultoreo del museo. Un bel modo per festeggiare il centenario della nascita dell’illustre storico dell’arte, alle cui celebrazioni la Carrara partecipa come membro del Comitato Nazionale istituito dal Ministero della Cultura, insieme ad altre prestigiose istituzioni museali legate al nome di Zeri. L’Amministrazione comunale è profondamente grata all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, per la preziosa donazione che rinsalda il legame profondo che Federico Zeri aveva con la nostra città».
«Il legato del 1998 di Federico Zeri ad Accademia Carrara della sua raccolta di scultura è eccentrico rispetto alle collezioni del museo, il cui tratto distintivo è, da sempre, come lo studioso ben sapeva, l’eccellenza della collezione di pittura – spiega Maria Cristina Rodeschini, direttore Accademia Carrara – . La raccolta del conoscitore aumentava dunque il patrimonio della Carrara attraverso oggetti capaci di stimolare nuove relazioni e di raccontare storie inedite come il rapporto tra Pietro Bernini, scultore di qualità, e il figlio Gian Lorenzo, o l’eccellente risultato di pratiche apparentemente secondarie, come il reliquiario dell’argentiere GFA, riconosciuto successivamente come opera di Giovanni Francesco Arrighi. L’ingresso della Raccolta Zeri colmava una lacuna, legando ancora di più Zeri alla Carrara. La decisione dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna in accordo con Eugenio Malgeri Zeri di donare alla Carrara le paraste rinascimentali completa mirabilmente il cammino intrapreso nell’anno del centenario della nascita dello studioso.
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