Cantautrice, attrice e solo saltuariamente interprete, Donatella Rettore resta nell’immaginario degli italiani un personaggio di rottura, un’artista indomita e irriverente che spesso ha trovato nella provocazione il suo aspetto più naturale, quello che l’ha resa protagonista per un decennio della canzone italiana. Così, questa sera, ascolteremo nella piazza XX Settembre di Sarnico (ore 21,30; ingresso libero) tutti i suoi più grandi successi: da Kobra a Donatella , da Splendido splendente a Lamette . Canzoni che hanno caratterizzato il suo periodo d’oro, indissolubilmente legato agli anni ’80. Ma la bionda cantante veneta non ha mai smesso di cantare, incidere, recitare e sperimentare.
Figlia di un’attrice teatrale, dopo avere ottenuto il diploma di interprete parlamentare con il massimo dei voti, Donatella si è trasferita a Roma dove ha intrapreso la carriera artistica, debuttando al Festival di Sanremo nel 1974 con Capelli sciolti , passata praticamente inosservata. Ma due anni dopo il singolo Liolà vende più di cinque milioni di copie in tutta Europa e la successiva partecipazione (nel 1977) al Festival della canzone italiana parte da altri presupposti ma senza comunque ottenere il successo sperato. Che arriverà un paio d’anni dopo in seguito a una serie di cambi nella vita personale e professionale dell’artista. Innanzitutto Donatella firma un contratto con l’etichetta Ariston e abbrevia il nome semplicemente in Rettore, poi cambiano il look (che la propone magra e biondissima) e un’attitudine musicale più vicina al rock. Il nuovo corso viene aperto dal singolo Eroe , ma è Splendido splendente a trascinare l’album Brivido divino verso la grande popolarità che l’accompagnerà per parecchi anni. Tra il 1979 e il 1982 la Rettore vivrà il suo periodo d’oro giungendo al secondo (con Kobra ) e al primo posto (con lo ska Donatella , ballatissimo in discoteca) al Festivalbar, avvicinandosi all’irriverenza punk con Lamette , facendo il suo ingresso nel mondo del cinema e conquistando il cuore nientemeno che di Elton John, il quale scrive per lei tre canzoni: Remember , This time e Sweetheart on parade .
L’abbandono della Ariston coincide con la fine del periodo di maggiore popolarità di Donatella, che dopo un anno sabbatico riprende un’attività che non l’avvicinerà più alle grandi platee ma che la manterrà nel novero degli artisti di culto. La Rettore non ha mai smesso di fare dischi e concerti ed è probabile che questa sera anticipi qualche canzone del nuovo album atteso per la fine dell’anno (probabilmente con il titolo Figurine stralunate a segnare il seguito del precedente Figurine , uscito nel 2005).
Oggi la trentennale carriera della cantante consta in una quindicina di album, in un gran numero di singoli vendutissimi in patria e all’estero, nella partecipazione come attrice ad alcune pellicole cinematografiche (Cicciabom- ba nel 1982, Strepitosamente flop e Paganini nel 1989) e ad una pièce teatrale (Omicidio a mezzanotte nel 1991), in un’esperienza come conduttrice radiofonica su Radio Stereo 2 per Musica ieri e oggi , in diverse partecipazioni al Festival di Sanremo e nei duetti con Giuni Russo, Caterina Caselli, gli Statuto e Igor Righetti. Purtroppo i più giovani la conoscono solo grazie alla recente partecipazione al reality show La fattoria . Ma Donatela Rettore è personaggio di ben altro spessore.(11/08/2007)
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