Dipinti dell’Ottocento alla Mai

I ritratti di Gaetano Donizetti e di Simone Mayr, scoperti nel catalogo di una casa d’aste milanese, arrivano a Bergamo ad arricchire la collezione di busti e ritratti della Biblioteca Angelo Mai: è stata infatti presentata nella Civica Biblioteca l’acquisizione delle due tele da parte del Credito Bergamasco che le ha volute rendere subito accessibili al pubblico con un deposito gratuito, nell’attesa di procedere formalmente all’atto di donazione.

Poco più di un mese fa quando lo studioso bergamasco Giosuè Bonetti, archivista de L’Eco di Bergamo, ha individuato sul sito della Casa d’aste Il Ponte di Milano i due dipinti indicati genericamente come Ritratti di gentiluomini dell’Ottocento. Bonetti e la collega Paola Rizzi vi hanno riconosciuto i volti di Mayr e del suo allievo prediletto e hanno segnalato al direttore della Biblioteca Mai, Giulio Orazio Bravi, l’asta del 7 ottobre nel corso della quale sarebbero stati battuti i due lotti. Bravi si è rivolto all’Assessorato alla Cultura del Comune che ha trovato nel Credito Bergamasco un interlocutore sensibile e attento.


Così le istituzioni bergamasche hanno affidato a Vittorio Bellini e alla figlia Raffaella il compito di partecipare alla gara d’asta, conclusasi con esito positivo. Il Creberg ha sostenuto le spese d’asta e anche i successivi interventi di pulitura e di restauro condotti sulle due tele dallo studio di Alberto Sangalli.

Un’operazione costata complessivamente 8.000 euro. Difficile ancora poter identificare l’autore del pendant ma lo storico dell’arte Renzo Mangili ha già avanzato alcune ipotesi secondo cui le tele, databili alla seconda metà degli anni ’60 o alla prima metà dei ’70 dell’800 e riconducibili nell’impostazione nell’ambito della Scuola della Carrara, potrebbero essere state realizzate in occasione delle celebrazioni donizettiane-maryane del 1875, forse dal pittore Giuseppe Giorgi, discepolo del Diotti. I due quadri saranno esposti nel Salone Furietti domenica 6 novembre, in occasione dell’open-day della Biblioteca, e poi sarà valutata la collocazione permanente in questa sala o nella saletta dei ritratti al piano terra (foto Thomas Magni).

(03/11/2005)

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