Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Lunedì 16 Dicembre 2019
Dal grande schermo al teatro Sociale
In scena «Regalo di Natale» di Pupi Avati
Continua la stagione di Prosa della Fondazione Donizetti, da giovedì 19 fino a sabato 21 dicembre in scena una commedia firmata da Pupi Avati.
Dopo un grande protagonista del teatro italiano come Glauco Mauri, il Teatro Sociale ospita da giovedì 19 a sabato 21 dicembre (ore 21.00), nell’ambito della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti, Regalo di Natale, spettacolo tratto da uno dei più bei film di Pupi Avati. In scena cinque attori di consolidata esperienza teatrale e cinematografica: Gigio Alberti, coinvolto nel cast da Premio Oscar di Mediterraneo di Gabriele Salvatores, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase. Regia di Marcello Cotugno. Adattamento teatrale di Sergio Pierattini. Scenografia di Luigi Ferrigno. Costumi di Alessandro Lai. Luci di Pasquale Mari. Produzione La Pirandelliana. Durata 2 ore e 20 minuti compreso intervallo. Biglietti da 25 a 31 Euro, ridotti da 20 a 24 Euro.
In Regalo di Natale quattro amici di vecchia data, Lele, Ugo, Stefano e Franco, si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l’unico ad avere le risorse economiche per poter battere l’avvocato, il quale tra l’altro è noto nel giro per le sue ingenti perdite. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell’ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall’idea. La partita si rivela ben presto tutt’altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po’ di soldi, c’è il bilancio della vita di ognuno: i fallimenti, le sconfitte, i tradimenti, le menzogne, gli inganni. Così come il film di Pupi Avati, il Regalo di Natale in versione teatrale è lucido, amaro, avvincente.
Nelle note di regia, Marcello Cotugno cita il sociologo Roger Caillois e il suo saggio I giochi e gli uomini, nel quale « suddivide i giochi in quattro categorie: agon o competizione, alea o caso, mimicry o maschera ilinx o vertigine. Il poker, secondo molti, si avvicina all’idea del gioco perfetto, poiché racchiude in sé tutte e quattro queste anime».
Nel film e nello spettacolo «Ci troviamo in una villa, la notte di Natale. Quattro amici che non si vedono da dieci anni, incontrano quello che è designato ad essere il “pollo” da spennare. In realtà è il presunto “pollo” a trovarsi di fronte quattro uomini che nella vita hanno giocato col destino e che, in un modo o nell’altro, hanno perso», continua il regista.
Originariamente ambientato negli anni Ottanta, il testo è stato trasposto ai giorni nostri, in cui la crisi economica globale si è abbattuta sull’Europa segnando profondamente la società italiana. In risposta a recessione e precariato, il gioco d’azzardo vive una stagione di fulminante ascesa, e - dalle slot machine che affollano i bar e al boom del poker texano - si moltiplicano i luoghi e le modalità in cui viene praticato. I soldi facili sono la chimera inseguita anche dai protagonisti di Regalo di Natale, in un crescendo di tensione che ci rivela mano dopo mano come, al tavolo verde, questi uomini si stiano giocando ben più di una manciata di fiches.
«Con la sua stringente contemporaneità e la sua universalità fuori dal tempo, la parabola di Regalo di Natale è il trionfo del singolo sul collettivo, è la metafora del successo di uno conquistato a spese di tutti, è il simbolo di una teatralità doppia e meschina, è un’amara riflessione su come stiamo diventando. O su come forse siamo già diventati. Se il poker è lo specchio della vita, il teatro è il luogo dove attori e spettatori si possono rispecchiare gli uni negli altri. E due specchi messi uno di fronte all’altro generano immagini. Infinite», conclude Marcello Cotugno.
INFO e BIGLIETTERIA
Presso PROPILEI DI PORTA NUOVA
Largo Porta Nuova, 17 - Bergamo
Tel. 035.4160 601/602/603
E-mail [email protected]
Apertura al pubblico: da martedì a sabato dalle 13.00 alle 20.00 (festivi esclusi)
Al Teatro Sociale la biglietteria verrà aperta nei giorni di spettacolo un’ora e mezza prima dell’inizio.
www.teatrodonizetti.it
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