Cultura e Spettacoli
Giovedì 02 Aprile 2009
Da Lotto a Duchamp
L'arte provoca il tempo
Sottoporre «L'arte alla prova del tempo» per scoprire come, in realtà, quella artistica sia una dimensione dove le coordinate di spazio, tempo e luogo svaniscono per lasciare posto a un'unica, ideale «tavola rotonda» attorno alla quale gli artisti di ieri e di oggi si confrontano su questioni ineludibili della nostra esistenza. È questa la sfida lanciata da «Esposizione Universale», la mostra curata da Giacinto Di Pietrantonio che la Gamec inaugura giovedì 2 aprile alle 18.30, riunendo in otto sezioni espositive circa 130 opere che vanno dal XV al XXI secolo, da Giovanni Bellini a Marcel Duchamp, da Lorenzo Lotto a Joseph Kosuth, da Tiziano a Christo: opere di arte antica provenienti dallo straordinario patrimonio dell'Accademia Carrara e lavori moderni e contemporanei provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane. Il titolo, quindi, non deve ingannare.
La mostra si propone di accostare o contrapporre le modalità con cui artisti antichi, moderni e contemporanei si sono confrontati su concetti etici universali e, oggi come ieri, di stringente attualità quali il Potere e il Quotidiano, la Vita e la Morte, il Corpo e la Mente, l'Amore e l'Odio. «Esposizione Universale - spiega Giacinto di Pietrantonio che già nel 2001, appena nominato direttore della Gamec, apriva la mostra Dinamiche della vita dell'arte in cui metteva in relazione quadri antichi della Carrara con opere moderne e contemporanee - riflette un'idea di arte e di cultura che ho da sempre e cioè che, per citare Gino De Domicis,"tutta l'arte è contemporanea" e ogni artista è contemporaneo a se stesso».
Info utili
www.gamec.it
Tel. 035/270272
Orari d'apertura
Dal martedì alla domenica ore 11.00 – 19.00
Giovedì ore 11.00 – 22.00
Lunedì chiuso
Apertura anticipata per le scuole prenotate
Ingresso
Intero: € 7,00
Ridotto: € 5,00
Il biglietto consente di visitare anche la mostra RAPTUS, personale dell'artista Marcello Maloberti.
Servizio di audioguide gratuito, grazie al contributo dei Lions Club della Città di Bergamo.
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