Crollano per una legge sbagliata
Salviamo le antiche cascine

Nel 2002 lo scrittore Gianni Celati ha realizzato un film intitolato «Case sparse. Visioni di case che crollano». Una legge sbagliata consente ai proprietari di lasciarle andare in rovina e ricostruirle in modo nuovo. Anche in Bergamasca si rischiano grandi ferite al paesaggio.

Nel 2002 lo scrittore Gianni Celati ha realizzato un film intitolato «Case sparse. Visioni di case che crollano». È un documentario ambientato nella Pianura padana, dedicato agli edifici contadini in rovina. Cercava di capire per quale ragione ci sono tante antiche cascine abbandonate, fabbricati in rovina, casolari abbandonati e trasformati in cumuli di macerie.

L’idea di questo film l’aveva avuta, anni prima, il grande fotografo Luigi Ghirri. Attraversando le regioni del Nord Italia Ghirri si era fermato qui e là a ritrarre queste dimore contadine distrutte: nella parte irrigua della Valle del Po, nella zona pianeggiante della provincia di Bergamo e Cremona, e anche nelle valli pedemontane.

Una legge sbagliata consente ai proprietari di lasciarle andare in rovina e ricostruirle in modo nuovo. Dalla Brianza al Cremonese, dal Lecchese alla Bergamasca si rischiano grandi ferite nel paesaggio.

Interrogato da una studiosa americana sul suo film sulle case che crollano, Celati conclude chiedendosi: «Cosa dobbiamo fare di tutto ciò che è arcaico e sorpassato, e non può essere smerciato come un altro articolo di consumo?». La risposta è una sola, salvare le case che crollano prima che sia troppo tardi.

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