Clusone Jazz, colpo di scena
Si dimette il direttore artistico

Erano in cantiere da tempo, a quanto ci ha spiegato Livio Testa, ma la formalizzazione al direttivo dell’associazione Clusone Jazz Promotion è di questi giorni. Il direttore artistico getta la spugna, e si dimette. Dopo oltre trent’anni è un gesto eclatante.

Erano in cantiere da tempo, a quanto ci ha spiegato Livio Testa, ma la formalizzazione al direttivo dell’associazione Clusone Jazz Promotion è di questi giorni. Il direttore artistico getta la spugna, e si dimette. Dopo oltre trent’anni è un gesto eclatante, anche se, con l’abituale modestia, mette avanti ragioni personali: «Gli impegni professionali e personali mi impediscono di frequentare l’ambiente, di essere adeguatamente aggiornato sulla scena artistica».

Ad approfondire le motivazioni di questa scelta, che vede l’associazione perdere un pezzo importante della propria storia, e che proseguirà comunque sotto la presidenza di Roberto Bottini, c’è dell’altro: «Sono venuti meno gli stimoli di un festival che non riusciva più ad essere quello che è stato».

Proprio la natura di questo festival, per molti versi unico nel panorama nazionale, mette in discussione aspetti strutturali della vita culturale locale. «Clusone Jazz è stato una bella opportunità per ascoltare cose innovative – prosegue Testa – e ha cercato di seguire una sua strada, coltivando l’ambizione di scovare figure fuori dai canoni».

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