Cent’anni dalla nascita di Fenoglio, le sue parole sui manifesti in città per il 25 aprile

Bergamo Dal 22 aprile la campagna di affissioni sulla «Resistenza attraverso le parole di Fenoglio». L’iniziativa, inserita nel programma cittadino del 25 aprile, verrà replicata anche ad Alba, città natale dello scrittore.

In occasione del centenario della nascita di Beppe Fenoglio, dal 22 aprile, e per venti giorni, si terrà un campagna di affissioni sul tema della «Resistenza attraverso le parole di Fenoglio». Il progetto, itinerante e replicabile, realizzato da Isrec Bergamo, a cura di Dario Carta e Donatella Rota, con la consulenza scientifica Angelo Bendotti, il patrocinio del Comune di Bergamo e di AIAP – Associazione italiana design della comunicazione visiva, ha visto la partecipazione di 19 designer professionisti, provenienti da diverse esperienze socioculturali e sensibili alla tematica, creare dei manifesti ispirati a brani di Fenoglio selezionati da alcuni suoi scritti dedicati all’esperienza resistenziale. La campagna di affissioni, attraverso la visione contemporanea dei designer e grazie all’utilizzo di diversi e peculiari codici espressivi grafici, creando una forte relazione tra concetto grafico e parola scritta, si pone l’obiettivo di invitare i passanti a rivolgere il proprio sguardo sui manifesti e generare/risvegliare azioni/riflessioni di pensiero critico. L’iniziativa, inserita nel programma cittadino del 25 aprile, verrà replicata anche ad Alba, città natale di Fenoglio. I progettisti e le progettiste coinvolti sono Laura Bortoloni, Orith Kolodny, Annalisa Gatto, Ilaria Marengo, Mariangela Savoia, Laura Buddensieg, Lucia Roscini, Dario Carta, Cristiano Bottino (Studio FM), Claudio Madella, Stefano Reboli, David Gil, Lorenzo Grazzani, Fabrizio Falcone, Francesco Dondina, Michele Salmi, Stefano Tonti, Marco Pea, Lodovico Gualzetti, Jekyll&Hyde, Marco Tortoioli.

«Con la campagna di affissione “Resistenza attraverso le parole di Fenoglio” si vuole celebrare il 25 aprile e il centenario della nascita dello scrittore partigiano - dice Marzia Marchesi, Assessora alla Pace e Educazione alla Cittadinanza - Partendo dai suoi scritti, alcuni designer professionisti hanno realizzato alcuni manifesti rivolti a suscitare un pensiero critico su un panorama globale fatto di un’atroce guerra che sta distruggendo l’Ucraina, di diseguaglianze crescenti, di libertà limitate dal bisogno economico, di politiche che minano la solidarietà e fomentano le tensioni internazionali. In periodi come questo appare sempre più necessaria una “quotidianità del bene”: ogni cittadino dovrebbe ritrovarsi in quel senso comune, fatto di umanità, libertà, partecipazione e pacifismo, che è necessario ribadire ogni anno in un rito collettivo, quale è la celebrazione del 25 aprile, a tutela e conferma di valori condivisi».

«Un’occasione per stimolare l’immaginario collettivo in modo inedito, attraverso sperimentazioni grafiche che invitano a una continua riflessione sulle forme della memoria»

«Il nostro presidente Angelo Bendotti - spiega Elisabetta Ruffini, direttrice Isrec - ha condiviso da sempre la sua passione per Beppe Fenoglio additandolo, a chi ha imparato in Isrec il lavoro dello storico, come fonte imprescindibile di prospettive e modi per interrogare gli ultimi venti mesi della Seconda guerra mondiale. Basti citare il libro di Bendotti “Nel segno di Fenoglio” per chi volesse approfondire l’importanza dello scrittore non solo dal punto di vista letterario, ma anche per lo studio della storia. Se non stupisce che Bendotti sia stato chiamato dal Centro Studi Fenoglio di Alba a far parte del comitato scientifico per l’organizzazione del centenario fenogliano, altrettanto non stupisce che Bendotti abbia voluto condividere questo anniversario con la nostra città attraverso alcune iniziative di cui questa presentata oggi è la prima. L’affissione di manifesti è un modo di dialogare con la sensibilità storica della nostra comunità già sperimentato da Isrec. C’è chi ricorderà l’esperimento fatto a 80 anni dalle leggi razziste del 1938 con cui abbiamo inviato giovani grafici a misurarsi con la memoria del razzismo perpetuato dalla stato italiano. Questa volta però la scelta colta e raffinata delle citazioni, fatta da Bendotti e proposta ai grafici sollecitati da Dario Carta, diventa un’occasione per stimolare l’immaginario collettivo in modo inedito, attraverso sperimentazioni grafiche che invitano a una continua riflessione sulle forme della memoria. Siamo grati ai grafici che hanno aderito e al nostro Comune che ha accettato da Isrec l’invito di partecipare a questo esercizio di memoria».

«I poster restituiscono attraverso diversi codici espressivi uno sguardo plurale su alcuni aspetti resistenziali mediati dalla scrittura di Fenoglio»

«Attraverso l’utilizzo del manifesto - spiegano Dario Carta e Donatella Rota, curatori dell’iniziativa - strumento primario e di profonda tradizione nella grafica politica-culturale, abbiamo voluto coinvolgere una ventina di designer sensibili alla tematica fenogliana, per stimolare e accendere la curiosità e la riflessione nelle persone. La campagna di affissioni è una mostra a cielo aperto, che vuole dialogare con chi percorre le strade, catturandone gli sguardi. I poster restituiscono attraverso diversi codici espressivi uno sguardo plurale su alcuni aspetti resistenziali mediati dalla scrittura di Fenoglio».

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