Le opere che espone nella sua personale il pittore Lorenzo Carobbio al Circolo artistico bergamasco mettono in chiara evidenza le intelligenti capacità creative di un artista che ha ben compreso la necessità di perfezionare sempre più i suoi stilemi e i suoi modi di «esprimersi». Fondamentalmente incline al figurativo, Lorenzo Carobbio non disdegna «aperture» alle concettualità dell’arte contemporanea e della pittura moderna in particolare, senza mai però allontanarsi da quel figurativo che gli impone la severità del segno e l’aderenza alla realtà di fatto.Ecco pertanto nei dipinti di Lorenzo Carobbio una figurazione che si mantiene nell’alveo del tradizionale quando egli ritrae paesaggi o nature morte, e una figurazione maggiormente libera nella stesura compositiva.
Nelle opere di stile figurativo tradizionale notiamo la ormai perfetta padronanza del disegno e dell’impasto cromatico, il quale «gioca» su variegate tonalità armonicamente rapportate ai soggetti presi in esame. Nelle opere, invece, in cui Lorenzo Carobbio lascia maggior libertà alla sua fantasia, troviamo una evasione da ciò che potrebbe definirsi realismo per addentrarsi in un mondo diciamo reale, ma che permette però ampio spazio ai sogni, sogni di poesia resi immagine tra merletti e pizzi in mezzo ai quali ordinariamente appare sempre una figura. E qui il cromatismo non si avvale più di una ricchezza di colori, bensì di un monocromo dai riflessi caldi, vibranti di luci che sembrano dorate allo scopo di impreziosire l’immagine «di centro», con una sequenza decorativa per davvero originale. Non si pensi, a questo riguardo, che si tratti di casualità, poiché Lorenzo Carobbio non è pittore che si affida all’improvvisazione ma, al contrario, un artista che vuol rendere «ragione» di ogni oggettualità che compare in ogni opera.
A conclusione merita una segnalazione la capacità interpretativa di Lorenzo Carobbio nei confronti della tematica sacra; già egli è stato premiato al riguardo in importanti concorsi a carattere internazionale, ma i pochi "esempi" che egli presenta in questa sua personale sono più che sufficienti per farci comprendere di ogni soggetto quel misticismo che è tipico e che è caratteristica richiesta per ogni scena che si ispira al soprannaturale.
Informazioni utili
Durata della mostra: fino al 31 marzo. Orari: feriali dalle 16 alle 19; festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19; chiuso il lunedì.
Circolo artistico bergamasco, via Tabajani 4 - BergamoLino Lazzari
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