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Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Martedì 09 Febbraio 2016
«Caravaggio era come Pasolini»
Sgarbi lo porta sabato al Creberg
Caravaggio come Pasolini, portato in scena da Sgarbi: sabato 13 febbraio alle ore 21 approda al Teatro Creberg «Caravaggio», spettacolo scritto e interpretato da Vittorio Sgarbi.
Che propone al pubblico un’immersione nella vita e nella rivoluzione pittorica del Merisi, incrociando la narrazione dello storico dell’arte con il violino e le sonorità elettroniche delle musiche composte da Valentino Corvino, il disegno del suono curato da Andrea Balducci e le magie del visual artist Tommaso Arosio a rendere vivi immagini e dettagli delle opere più rappresentative del pittore (info e acquisto biglietti sul sito del Creberg Teatro). La regia è di Angelo Generali, anche se è difficile prevedere se Sgarbi sarà capace di attenersi al copione.
![Vittorio Sgarbi Vittorio Sgarbi](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2016/2/8/photos/cache/caravaggio-era-come-pasolinisgarbi-lo-porta-sabato-al-creberg_286847aa-cea9-11e5-be56-1fd14b9057c2_700_455_v3_large_libera.jpg)
Per Caravaggio, assurto al ruolo di star, sembra non esserci pace ora come in vita, tra il moltiplicarsi di mostre, biografie più o meno romanzate, falsi scoop e persino l’analisi del dna e il presunto ritrovamento delle ossa. Ci chiediamo quali sorprese ancora possa riservare la vicenda umana e pittorica dell’artista «maledetto». Ma la curiosità si accende se sappiamo che è Sgarbi ad accompagnarci tra le pieghe dell’esistenza e dell’opera del Merisi, con la sua innegabile capacità di narrare le cose da prospettive insolite.
Sgarbi ci presenta Caravaggio come l’artista in assoluto più in sintonia con le paure e le emozioni della contemporaneità, scegliendo la figura di Pier Paolo Pasolini per guidare il pubblico in questa chiave di lettura: «È uno spettacolo per capire Caravaggio con la sensibilità del nostro tempo. Non è un caso che, dopo l’oblio in cui cadde dopo la morte, il pittore risorga nel 1951 conla mostra allestita da Roberto Longhi a Palazzo Reale a Milano. Sono gli anni in cui Pasolini sembra riprodurre la vita di Caravaggio nella sua stessa, doppia vita: i volti dei ragazzi di Caravaggio sono i ragazzi di borgata di Pasolini».
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