Giovedì 25 marzo alle ore 20.30 al Teatro Cagnola di Urgnano si terrà un concerto del cantautore genovese Bruno Lauzi. Merito dell’organizzazione dell’A I P ( associazione italiana Parkinsoniani ) di cui il cantante colpito pure lui dal morbo di parkinson è testimonial.
Bruno Lauzi, nato all’Asmara nel 1937 ma cresciuto a Genova, è ritenuto con Umberto Bindi, Gino Paoli e Luigi Tenco uno dei fondatori della cosiddetta «scuola genovese» da cui nacque la canzone moderna italiana ed il cantautorato. Ha conosciuto e condiviso insieme al suo amico e compagno di banco Luigi Tenco al ginnasio la passione per i films musicali e per il jazz : con Luigi - siamo all’incirca nel 53 - faceva parte della stessa band, la Jelly Roll Morton boys jazz band. Nello stesso periodo i due iniziano a scrivere canzoni sotto la guida di Gianfranco Reverberi e Giorgio Calabrese.
Dopo il 56 trasferitosi a Varese, conosce e collabora con Piero Chiara alla nascita del quindicinale politico liberale L’Altolombardo; scopre la canzone francese di Brassens, Brel, Aznavour ed inizia il suo percorso componendo il brano che darà l’impronta a tutta la sua produzione artistica futura: «Il poeta». Abbandona coraggiosamente a due esami dalla laurea la facoltà di legge, decidendo di dare alla sua vita una ormai irrinunciabile svolta artistica. In quel periodo compone «Ritornerai» e con questo brano cominciano ad arrivare i primi riconoscimenti.
A Milano inizia a frequentare e conoscere l’ambiente artistico di quegli anni, dai Gufi ad Enzo Jannacci e a lavorare al mitico Derby di Milano, il locale del cabaret degli anni sessanta assieme a Cochi e Renato, Felice Andreasi e Lino Toffolo. Inizia la sua vera attività artistica con concerti e tournee internazionali fra le quali anche una insieme a Mina. Alla fine degli anni sessanta Bruno Lauzi conosce e diventa amico di Lucio Battisti che gli propone di entrare nella sua casa discografica, la numero uno: inizia una proficua collaborazione col duo Battisti - Mogol. E da lì inizia l’onda dei successi. Il concerto, a cui sarà presente Gianni Pezzoli presidente AIP e direttore del Centro Parkinson Milano, sarà ad offerta libera e l’intero incasso andrà a due progetti che l’associazione sta portando avanti: la banca del Dna per gli istituti clinici di perfezionamento e la ricerca scientifica sulle cellule staminali.
(15/03/2004)
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