Bollani va in scena al Creberg
«I brani? Deciderò sul palco» - Video

Compositore e, all’occorrenza, esecutore classico (dopo le pagine sinfoniche di Gershwin, con Riccardo Chailly ha registrato composizioni di Ravel, Stravinsky, Weill, De Sabata), è anche autore teatrale e televisivo, conduttore radiofonico e, soprattutto, straordinario improvvisatore (miglior disco dell’anno attribuito dalla rivista Musica jazz per «Joy in spite of everything», cd registrato in quintetto) non è certo reticente, quando si tratta di parlar di musica. Ecco un video di una sua esibizione, tratto da YouTube.

«Non ho la minima idea di quali brani suonerò sino a quando metto le mani sul pianoforte – spiega Stefano Bollani in un’intervista su L’Eco di Bergamo del 19 febbraio –. Da alcuni anni non voglio saper nulla né della sala dove suono, né dello strumento che troverò. Ci sono musicisti che devono poter contare sulle stesse sonorità che conoscono, in primis gli esecutori classici. Io mi adatto al pianoforte, alla sua meccanica, alla sua accordatura. Come pure alle risonanze della sala, al pubblico. Fattori che orientano la scelta dei brani e come li suonerò».