Bergamo Film Meeting si apre in presenza il 25 marzo con Tarkovskij

Il Festival ha presentato l’immagine che accompagnerà l’edizione numero 40 in programma fino al 4 aprile con tutte le proiezioni in presenza.

Ha per protagonista il pubblico e l’incontro in sala come momento di condivisione e aggregazione l’immagine della 40ª edizione di Bergamo Film Meeting, firmata da Anna Parini, in collaborazione con Studio Suq.

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Il Festival, che dal 26 marzo al 3 aprile si terrà in presenza , «vuole dimostrare - come spiegano gli organizzatori - il proprio impegno verso l’intera comunità e ribadire la sua centralità, anche a livello internazionale, nel ruolo di diffusore e promotore della cultura cinematografica, del cinema d’autore e del prodotto audiovisivo di qualità».

In quest’ ottica Bergamo Film Meeting dà il via alla sua 40ª edizione con i l Cin’Acusmonium, proiezione acusmatica della copia in 35mm restaurata di «Stalker» (1979) di Andrej Tarkovskij, a cura dell’associazione Audior , che si occupa di studio, pratica, approfondimento e diffusione di musica acusmatica ed elettroacustica su supporto in tutte le sue manifestazioni. Si tratta di uno spettacolo unico, dove il capolavoro del cineasta russo rivive sullo schermo in un’esperienza cinematografica totalizzante, contraddistinta dalla spazializzazione del sonoro cinematografico. L ’appuntamento è in programma venerdì 25 marzo alle 21 presso l’Agorà Daste (Bergamo, ex Centrale Elettrica di via Daste e Spalenga), in collaborazione con Lab 80 film. I biglietti (8 euro) saranno disponibili sul sito di Bergamo Film Meeting dagli inizi di marzo.

Al centro del film, c’è una misteriosa Zona dove anni prima precipitò un meteorite - o un’astronave? - sprigionandovi una potenza magica capace di esaudire i desideri. Guidati da uno «stalker» (dal verbo «to stalk», inseguire furtivamente), uno scrittore e uno scienziato penetrano nella zona, proibita dalle autorità, ma rinunciano a entrare nella Stanza dei Desideri. Secondo il dizionario dei film «il Morandini», non è difficile riconoscere nello «stalker» e nei suoi congiunti le figure dei «poveri di spirito» dostoevskiani, degli umili evangelici che hanno bisogno della fede per mantenere accesa una scintilla di speranza. Come accade con i poeti - e Tarkovskij fa un cinema di poesia - la filosofia di «Stalker» passa attraverso l’emozione delle sue immagini. Con il Cin’Acusmonium sarà introdotta una dinamica live di interazione con la pellicola che richiede di confrontarsi continuamente con gli elementi visivi e sonori, tenendo conto della relazione tra lo spazio del film e quello della sala di proiezione. In «Stalker», i temi musicali non vengono utilizzati da Tarkovskij come commento alle immagini ma, amalgamati con altri suoni, divengono composti sonori che ne rovesciano l’abituale prospettiva di ascolto. Info: www.bergamofilmmeeting.it

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