Bellini gioca coi «colori della vita»

Ambientate in una atmosfera di originale allestimento che invita ad esularsi dal mondo esterno, ma con riflessi di luce che esaltano la preziosità cromatiche, le opere dal titolo «Couleurs de le vie» che il pittore Bergamasco Vittorio Bellini, espone presso il Centro Culturale S. Bartolomeo, acquistano una loro ben specifica qualificazione soprattutto per ciò che esse vogliono significare.

Sono i colori a divenire «protagonisti» per una simbologia che l’artista vuol riferire alla vita. E davvero la vita è un insieme di colori? Vittorio Bellini lo dimostra servendosi di soggetti di cui tutti possono servirsi, come un tavolo da cucina, una sequenza di frutta, un soprammobile con libri, oppure che tutti possono ammirare, come la laguna di Venezia e i magnifici monumenti che l’abbelliscono dalla terraferma.

Vittorio Bellini con la raffigurazione oggettuale vuol giungere ad un messaggio autenticamente poetico e lirico per esaltare la gioia dello spirito nella contemplazione di ogni «elemento» che è simbolo della vita. Ed ecco, pertanto, questi soggetti animarsi di vivace dinamismo in un contesto spaziale dove ogni prospettiva è di proposito eliminata (con abile capacità estetica, però, che è evidente espressione di una più che sicura padronanza del disegno da parte del pittore), dove l’immagine pittorica «gioca» tra colori brillantissimi e purissimi «fatti» di materia corposa e ancor più accentuati da smalti che producono brillantezza. Qui appunto stanno i valori dei «colori della vita» di Vittorio Bellini, dove ogni «macchia» di rosso, di blu, di verde, di ogni colore primario insomma, dà l’impressione di voler... in certo modo abbandonare la tela per iniziare una danza di intensa felicità per il gaudio dello spirito.

A conclusione diciamo che Vittorio Bellini offrirà parte del ricavato dei dipinti in esposizione a beneficio dell’Opera Bonomelli Nuovo Albergo Popolare.

Durata della mostra: fino al 25 aprile.

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30.

Centro Culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, 1 - Bergamo

(07/04/2005)

Lino Lazzari

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