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Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Giovedì 09 Giugno 2016
Astino, musica per chi dorme
Invisible Show, tra sogni e suoni
In occasione della Donizetti Night, Invisible Show riporterà il Monastero di Astino ad essere ostello per viandanti, ospitando uno sleep concert.
La musica e il sonno, la musica attraversa il sonno, un M-hotel. In occasione della Donizetti Night, Invisible Show riporterà il Monastero di Astino ad essere ostello per viandanti, ospitando uno sleep concert, una particolare forma di performance musicale pensata per il sonno e per il sogno, un concerto di 8 ore che gli ascoltatori seguiranno, armati del loro sacco a pelo, in tutta tranquillità, accompagnati dentro e fuori dal sonno. Otto musicisti proporranno set appositamente intesi per sonorità, melodie e frequenze a stimolare l’esperienza sensoriale dei momenti di dormiveglia, gli stati in cui la coscienza in transito immagina con maggiore forza ed espressività.Per programma ed iscrizioni cliccate qui.
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In completa discontinuità con l’ascoltatore attento del XXI secolo, M-hotel è pensato per il dormiente, l’assonnato, il trasognato. Lo sleep concert nasce negli anni ’80 nella musica ambient, come riscoperta di un rapporto libero tra musica, fasi della giornata e coscienza, che la modernità ha distrutto. Con M-hotel Invisible Show continua una ricerca iniziata con i progetti Bordrone e Ut, incentrati sull’uso di bordoni e sulle accordature «gentili» in location non concertistiche, rispettivamente un appartamento e una chiesa. Dal punto di vista dello spettro sonoro, le vibrazioni del cervello negli stati ipnagogici ed ipnopompici (l’ingresso e l’uscita dal sonno) così come nelle fasi di meditazione profonda sono assimilabili al Rumore Marrone del moto Browniano, che contiene una grande quantità di frequenze basse, e riconducibili a loro volta alle frequenze della vibrazione terrestre.
Gli artisti di M-hotel sono: la sound artist canadese crys cole e il compositore australiano James Rushford, nel progetto Ora Clementi, indagine sugli stati liminali della coscienza. La marchigiana IOIOI, musicista-ricercatrice indipendente, che eseguirà una variazione dell’opera Les Fleurs de Persephone sul motivo del Raga Bageshree, un classico della tradizione indiana che si esegue a notte fonda, nell’attesa di un amante. Gea Brown, da Prato, con un collage di sonorità eterogenee tenute insieme dalla presenza dell’elemento vocale, di matrice spoken words e sound poetry. L’americano Paul Beauchamp, hometaper e sperimentatore elettroacustico, in un ambient contemplativo. Tiziano Miliani da Lecco, con una formazione in musica elettroacustica, costruttore di architetture sonore. Il romano Christian Muela, musicista tribal-sperimentale, suona il didgeridoo, strumento a fiato della cultura aborigena utilizzato nelle terapie del sonno. Der Der Der, in un set ambient silenzioso per necessità. Randy con una selezione di polverosi vinili a base di new age psichedelica ed exotica sognante.
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