Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Sabato 08 Luglio 2017
Astino, il teatro si fa «labirinto»
In scena dodici giovani attori
Si tratta del atto conclusivo del progetto Young, laboratorio di formazione teatrale voluto dall’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e guidato da Fabio Comana del Teatro Erbamil.
Si chiama «Labirinti», lo spettacolo itinerante nelle stanze del Monastero di Astino, quattro performance originali create da altrettanti piccoli gruppi di giovani attori e drammaturghi. È questo l’evento conclusivo di Progetto Young, laboratorio di formazione teatrale per giovani dai 18 ai 25 anni organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo, nell’ambito della Stagione del Teatro Sociale 2016-2017, e da Erbamil, sotto la direzione artistica del regista Fabio Comana.
Domenica 9 e martedì 11 luglio (due repliche a sera: ore 21 e ore 22,15), 12 attori e 3 drammaturghi, suddivisi in quattro diversi gruppi, condurranno gli spettatori in diversi angoli del Monastero di Astino, attraverso un percorso fisico e metaforico che spazierà dal rapporto fra attore e pubblico al dramma di compiere una scelta, dallo smarrimento esistenziale alla precarietà del lavoro. Tutti temi urgenti e molto sentiti dal mondo giovanile che trovano nel teatro uno strumento di riflessione ed espressione. Temi che nell’occasione vengono condivisi con entusiasmo, creatività e passione per il teatro dal gruppo diProgetto Young formato da, in ordine di apparizione: Alberto Pedruzzi, Andrea De Simone, Davide Buzzavo, Elena Rota, Alice Laspina, Arianna Sorci, Erica Locatelli, Michelangelo Nervosi, Claudia Buzzetti, Enrico Broggini, Sara Pagani, Giulia Testa, Francesco Severgnini, Laura Lipari, Laura Lorenzi. Lo spettacolo è ad ingresso gratuito su prenotazione: 347-7336567, [email protected].
Labirinti è il punto di arrivo di un lavoro iniziato lo scorso novembre e protrattosi per tutti questi mesi. Sin dall’inizio, precisa volontà di Fabio Comana è stata quella di non chiudere i partecipanti all’interno della sala prove del Teatro Donizetti, ma di aprirli alla città, facendoli partecipare ad eventi significativi. Come, per esempio, è avvenuto per il Carnevale. Da marzo a giugno, per la seconda fase del progetto, i giovani artisti sono stati invitati a proporre argomenti da sviluppare in piccoli gruppi, in modo da favorire l’approfondimento e la ricerca di una maggiore qualità espressiva e compositiva. Gli argomenti proposti, spontaneamente e liberamente, riassumono alcuni dei temi di maggiore urgenza e necessità della società civile contemporanea, dal punto di vista giovanile: l’estrema difficoltà nel trovare un lavoro dignitoso, il dramma di compiere scelte importanti, il rapporto fra attori e spettatori in un teatro in continua trasformazione, la ricerca di linguaggi innovativi che ridefiniscano la specificità del teatro. I quattro gruppi si sono formati in base all’interesse verso la tematica da sviluppare, con un drammaturgo per ciascun gruppo, in modo da poter sperimentare anche le peculiarità di ruolo, pur mantenendo un alto livello di partecipazione collettiva alla creazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA