Arriva «Via Novelli Social Club»
La tv (e non solo) fatta dai ragazzi

Prima puntata sabato 28 ottobre, alle 22 su Bergamo Tv, sul canale 17 del digitale terrestre, di una nuova trasmissione: «Via Novelli Social Club».

Una novità nel palinsesto presentata così dal conduttore, Giorgio Bardaglio, che insieme con Paolo Ferrari e anche ideatore del programma.

Cos’è «Via Novelli Social Club»? - È una nuova trasmissione, che unisce le esperienze delle scorse stagioni di «Incontri» e di «Che Classe!». Un risultato reso possibile dalla sinergia tra BergamoTv e il nuovo Media Center di Promoscuola e Sesaab/L’Eco di Bergamo, che ospita lo studio di registrazione ma soprattutto mette a disposizione le potenzialità dei ragazzi dell’alternanza scuola lavoro, i quali oltre a sperimentare le tecniche di produzione sono anche coautori di ogni singola puntata. Tra l’altro alcune telecamere, la produzione dei contributi video e il coordinamento di studio viene affidato agli stessi ragazzi che si inseriscono nello staff tecnico e nella redazione della trasmissione con una responsabilità reale e da protagonisti.

http://www.ecodibergamo.it/videos/video/via-novelli-social-club_1034384_44/

Quando andrà in onda? - Come premessa occorre dire che questa sarà la prima produzione video di Bgtv pensata e realizzata per YouTube (canale «Che Classe Tv»). In tv (canale 17 del digitale terrestre) poi tutto viene riassemblato e dal 28 ottobre ci saranno due puntate XL, da un’ora l’una, il sabato e la domenica, alle 22, mentre una versione da 25 minuti verrà trasmessa ogni giorno, dal lunedì al venerdì, alle 14.30.

Perché via Novelli? - Fisicamente Via Novelli è sul retro di Palazzo Rezzara ed è la strada su cui si affaccia lo studio di registrazione del Media Center. Concettualmente invece intrigava l’idea di non impegnare la parte istituzionale delle testate Sesaab/L’Eco di Bergamo, bensì di rappresentare qualcosa di più lieve, orientato all’intrattenimento, pur se abbiamo l’ambizione di realizzare un progetto culturale, facendo incontrare mondi diversi: analogico e digitale, vecchio e giovane, «alto e basso», per citare Alberto Arbasino.

Che modello di trasmissione avete scelto? - Per la versione serale, del sabato e domenica, il modello sono le trasmissioni di seconda serata negli Stati Uniti, riprese in Italia ad esempio da Fazio o prima ancora da Luttazzi e ora da Cattelan (tanto che uno dei titoli alternativi sarebbe potuto essere: «E poi (non) c’è Cattelan»). In breve: la presenza di ospiti e interviste molto colloquiali, con in più delle situazioni che accadono, dei fuori onda, dei quiz, delle «prove». Nelle puntate pomeridiane invece sono ancora più protagonisti i ragazzi, con la loro esperienza di alternanza e di scuola.

Quali le caratteristiche tecniche? - La prima stella polare è la qualità. Qualità di registrazione, in alta definizione, qualità di riprese, qualità dello studio, curato nei dettagli con l’ostinata meticolosità e la capacità di «visione» del coautore principale del programma, Paolo Ferrari. In più, proprio per la presenza attiva in studio dei ragazzi, l’intento è di mostrare anche quelle parti di solito omesse, cioè il bancone di regia, gli operatori in studio, i dietro le quinte insomma.

Il nome di qualche ospite? - La prima in assoluto sarà la capitana della Foppa, Paola Paggi, poi Roby Zonca, Giacomo Agostini,Elena Pagani, Veronika Kralova, Andrea Vitali... Personalmente però credo che il punto di forza saranno proprio i ragazzi e le persone che di solito non si vedono ma che con la loro passione, con la loro dedizione sono un punto di riferimento, oltre che un esempio. Penso in particolare a tutti, ma proprio tutti i colleghi e tecnici della tv. Per questa produzione ne cito quattro in particolare: il segretario di produzione Alessandro Zanchi, il tecnico di ripresa Maurizio Duci, il regista Nicola Tironi e Sergio Villa, il direttore di struttura.

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