Arlecchinia, tutti i segreti della Commedia dell’arte

Nell’originale cartellone proposto da Albanoarte, sabato 20 novembre, alle 21, va in scena «Gli Abitanti di Arlecchinia», una conferenza - spettacolo sui personaggi della commedia dell’arte di e con Claudia Contin, con la consulenza artistica Ferruccio Merisi. Una pièce che ha il pregio di mostrare il massacrante lavoro fisico e psicologico che è messo in atto dall’attore della Commedia dell’Arte.Zanni, Pantalone, Balanzone, Brighella, il Capitano, Smeraldina, Pulcinella, l’Amoroso e l’Amorosa: questi (oltre naturalmente al loro «re» Arlecchino) sono i più famosi tra i personaggi di quella stralunata "città alla rovescia" che fu la Commedia dell’Arte. Claudia Contin ci presenta quello che è rimasto (ovvero quello che è stato possibile ricostruire) di quell’incredibile patrimonio di gestualità e lavoro fisico d’attore, in una presentazione comica e allo stesso tempo rigorosa delle maschere più importanti della tradizione italiana.

Si tratta di un ricco bagaglio di materiali, per lo più reinventati e ricodificati con rigore artigianale attraverso l’aiuto di vari reperti iconografici dei secoli passati. In questa sarabanda parlata, agìta e ritmicamente scandita dalla «danza» delle maschere, è possibile incontrare la storia e la vita dei vari Caratteri: un vecchio acido troppo saggio ed insieme tragicomico poeta, un servitore zotico ficcanaso d’un’ingenuità disarmante ed indistruttibile, un dottore ciarlatano sproloquiante e «genuinamente» villano, un giovane nobile amoroso vacillante tra i suoi ardori e il suo «ineffabile» galateo, una servetta rampante cinguettante scodinzolante nella generosità della sua infantile ma scostumata freschezza, uno sciamano napoletano e sfaticato ottimista che vive d’aria e musica e Tarantella... e (naturalmente) un folletto ribelle e vivacissimo giullare popolare che «improvvisa» la sua diabolica danza piena di vita alla testa della colorata «città alla rovescia». Ogni attributo verbale che si può applicare a un «Carattere» viene narrato con competenza filologica ed allo stesso tempo «indossato» dal corpo dell’attore all’interno di una conferenza-spettacolo in cui sentire-vedere, conoscere-divertirsi, diventa un tutt’uno per lo spettatore.

Informazioni utili

Gruppo teatrale Albanoarte, Teatro don Bosco, Via don G. Schiavi 2, Albano Sant’Alessandro

www.albanoarte.com.

(15/11/2004)

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