«Applausi a scena vuota» al Sociale
Domenica c’è David Grossman

Finale col botto per l’edizione 2014 di «Molte fedi sotto lo stesso cielo», la rassegna culturale delle Acli di Bergamo. A chiudere il ciclo di appuntamenti culturali sarà lo scrittore David Grossman.

Domenica 18 gennaio, alle 18, presenterà il suo ultimo libro «Applausi a scena vuota» al Teatro Sociale in Città Alta, conversando con il responsabile delle pagine culturali di Avvenire, Alessandro Zaccuri. A tradurre in lingua italiana la conferenza ci sarà Paolo Noseda, l’interprete che dà la voce a tutti gli ospiti internazionali del programma di Rai3 «Che tempo che fa».

Come la maggior parte degli 80 incontri organizzati quest’anno, anche il dialogo con David Grossman (ad ingresso gratuito) ha registrato il tutto esaurito sin da subito e non sono più disponibili biglietti. Pertanto tutti coloro che si sono prenotati devono presentarsi obbligatoriamente entro le 17,45 all’ingresso del Sociale. Alle 18, qualche minuto prima dell’inizio della conferenza, qualora siano disponibili ancora dei posti saranno fatte entrare le persone senza biglietto.

«Applausi a scena vuota» è l’ultimo romanzo di Grossman. Un testo originale, un po’ diverso dal suo stile, che si legge in maniera scorrevole e intensa e che si presta a numerosi livelli di interpretazione. Al centro del racconto la vicenda del comico Dova’le e dell’amico Lazar, in una sorta di dialogo a due voci. Partirà da qui la conversazione con lo scrittore israeliano, celebre in tutto il mondo per i suoi libri e il suo attivismo nei confronti del dialogo con la popolazione araba e musulmana.

«Molte fedi sotto lo stesso cielo – Per una convivialità delle differenze» è il ciclo d’incontri organizzato dalle Acli provinciali di Bergamo. Quest’anno ha coinvolto circa 50 mila persone in 80 appuntamenti. La rassegna prova ad affrontare la sfida epocale del mondo plurale in cui viviamo, attraverso la conoscenza e l’approfondimento del cristianesimo stesso e delle altre religioni, educando al dialogo e al confronto interculturale e interreligioso.

Lo ha fatto con incontri e dialoghi con testimoni di alto profilo, ma anche attraverso momenti di convivialità e culturali: dal cinema alla musica, dal teatro ai percorsi artistici e storici, dalla formazione dei giovani e per le scuole alle visite guidate, dalle cene agli itinerari a piedi, dalle letture di testi religiosi a momenti di preghiera e riflessione. Il tema dell’anno è stato «Non abbiate paura! Tracce di speranza per l’uomo d’oggi».

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