Alice Mangione sbarca su Rai3
Da Casazza la domenica è in tv

Nel cast di «Glob, diversamente italiani», condotto da Enrico Bertolino e in onda da l 6 aprile sera su Rai 3 alle 22,45 ogni domenica in seconda serata (per dieci puntate), c’è una bergamasca, Alice Mangione.

Nel cast di «Glob, diversamente italiani», condotto da Enrico Bertolino e in onda da l 6 aprile sera su Rai 3 alle 22,45 ogni domenica in seconda serata (per dieci puntate), c’è una bergamasca, Alice Mangione, approdata alla notorietà lo scorso anno con «La prova dell’otto» di Caterina Guzzanti (su Mtv), dopo essere stata notata grazie al boom in rete.

Definirla un prodotto del web, però, è riduttivo, dato che il suo percorso artistico va ben oltre quello di qualche collega giunto sul piccolo o grande schermo dopo avere fatto incetta di click in una serie di pittoreschi video fai da te: lei viene da provini e gavetta, si è fatta in quattro per sfondare e ora inizia a passare alla cassa. «Non mi sono mai proposta come youtuber: internet è un ottimo mezzo di comunicazione, ma non certo l’unico. Diciamo che i miei video sono stati un’occasione in più per mostrare cosa posso fare, ma non dimentico la gavetta. Detto questo, sono solo all’inizio: i traguardi sono lontani», spiega Alice, trent’anni da compiere in estate e un curriculum che l’ha già vista confrontarsi, tra gli altri, con Luca e Paolo e Maccio Capatonda.

Bergamasca di Casazza, anche se lo sanno in pochi: «Vivo a Milano da quando avevo diciotto anni e ho iniziato a inseguire il mio chiodo fisso, quello di diventare attrice comica. Bergamo è casa mia, ma purtroppo si è dimenticata di me: vengo contattata un po’ ovunque per mettere in piedi i miei spettacoli, mentre dalla mia città non ricevo mai chiamate e questo un po’ mi dispiace», spiega lei, che la vis oratoria l’ha ereditata dal padre, Teo Mangione, noto conduttore radiofonico sulle frequenze di Radio Alta. «Papà fa il Narciso e tiene a precisare che la mia capacità di fare ridere è farina del suo sacco, ma in realtà io, fin da bambina, ho sempre assunto comportamenti un po’ buffi: capitava che la gente ridesse anche quando io ero seria e ci rimanevo male».

Di certo, oggi, Alice vuole fare ridere e ci riesce anche: i suoi pezzi forti sono l’imitazione di Flavia Vento e il personaggio di Alyce Make Up (parodia del programma televisivo Clio Make Up), ma il repertorio è vasto. Anche linguisticamente, visto che è in grado di spaziare dal dialetto romano a quello veneto, ma non lascia mai trasparire l’accento bergamasco: «I corsi di dizione hanno modificato la mia parlata. Il bergamasco? Esce allo scoperto giusto quando mi arrabbio», ridacchia lei. Il prossimo travestimento è quello da Betty Fan Page, l’inedito di Glob: «Un personaggio buffo, leggero, che affronta tutto da un punto di vista scanzonato. Si tratta di una ragazza che vive e si informa solo tramite il web, parlando con hashtag e raccontandosi attraverso i termini tipici di internet». Anche il nome è un gioco di parole che unisce la memoria di un’icona degli anni ’50 (la pin-up Betty Page) a un simbolo di facebook (la fan page, appunto). Lei sì che è una figlia del web, mica come Alice Mangione, che ha intrapreso un lungo e più intricato percorso e che youtube l’ha utilizzato giusto per darsi una spinta in più.

© RIPRODUZIONE RISERVATA