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Lunedì 05 Luglio 2021
Addio a Raffaella Carrà: venerdì i funerali. Japino: alle 12 il saluto virtuale per lei
Partono mercoledì 7 luglio con un corteo funebre le celebrazioni per l’ultimo saputo a Raffaella Carrà, giovedì la camera ardente in Campidoglio e venerdì la funzione funebre alla chiesa di Santa Maria in Ara Coeli alle 12. Il saluto virtuale dei fan nell’appello di Japino.
Partono mercoledì 7 luglio con un corteo funebre le esequie di Raffaella Carrà, giovedì ci sarà la camera ardente in Campidoglio e venerdì la funzione funebre alla chiesa di Santa Maria in Ara Coeli alle 12.
Questo nel dettaglio il programma delle esequie:
Mercoledì 7 luglio: ore 16.00 partenza corteo funebre da Via Nemea 21.
Il corteo farà le seguenti tappe, dove si fermerà un minuto per il pubblico saluto all’artista: Auditorium Rai del Foro Italico (largo Lauro de Bosis), Rai di Via Teulada 66, Teatro delle Vittorie; Rai di Viale Mazzini 14, Campidoglio (Sala Protomoteca).
L’apertura della camera ardente sarà alle ore 18 e si protrarrà fino a mezzanotte.
L’ingresso sarà dalla Cordonata e poi, attraverso Piazza del Campidoglio e la scalinata del Vignola, accesso alla Sala Protomoteca.
Giovedi 8 luglio la camera ardente sarà aperta dalle ore 08.00 alle 12.00 e poi dalle ore 18.00 a mezzanotte.
Venerdì alle ore 12 si terrà la funzione funebre presso la chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, sempre su Piazza del Campidoglio.
L’ultimo suo post risale al 18 giugno scorso, giorno del suo compleanno: «Il vostro affetto mi commuove, vi abbraccio e vi auguro un’estate con ritorno alla normalità» . E invece il 5 luglio la notizia arrivata come un temporale nel pomeriggio degli italiani: Raffaella Carrà è morta a 78 anni, icona mondiale della tv, della musica, dello spettacolo del cinema. A comunicarlo l’ex compagno di una vita, e amico inseparabile Sergio Japino. «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre».
A dare il senso di cosa ha rappresentato la Raffa nazionale le parole di Renzo Arbore: «Gli storici parleranno della fine della bella epoque del piccolo schermo. Io provo un grande dolore per aver perso un’amica». Raffaella Carrà è stata probabilmente la soubrette più amata di sempre, con decine di programmi televisivi, canzoni hit nelle classifiche di ascolto, film. Almeno tre generazioni sono cresciute con lei. «Si è spenta - ha annunciato Japino - alle ore 16.20 di oggi, dopo che una malattia da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo minuto eppure così pieno di straripante energia. Le esequie saranno definite a breve». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’esprimere il suo cordoglio ha sottolineato come Raffaella Carrà: «Volto televisivo per eccellenza ha trasmesso - con la sua bravura e la sua simpatia - un messaggio di eleganza, gentilezza e ottimismo».
Per il presidente del Consiglio Mario Draghi «Raffaella Carrà ha portato il nome dell’Italia nel mondo. La sua risata e generosità hanno accompagnato intere generazioni». E ancora hanno voluto rendergli omaggio il ministro della Cultura Dario Franceschini, il ministro Luigi di Maio, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Enrico Letta, Nicola Zingaretti, Giorgia Meloni, Antonio Tajani, il presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini, Chiara Appendino, e Virginia Raggi e tantissimi altri. E ancora piangono la grande artista «la più brava di sempre», Vasco Rossi, Cristiano Malgioglio, Gianni Morandi, Laura Pausini, Patty Pravo, Enzo Paolo Turchi, Milly Carlucci a Fabio Fazio. Il Guardian l’aveva «ritratta» in un pezzo sulla cultura pop la scorsa estate. Alle parole di Japino si uniscono gli adorati nipoti Federica e Matteo, con Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, gli amici di una vita e i collaboratori più stretti.
Nelle sue ultime disposizioni, Raffaella ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Nata a Bologna il 18 giugno 1943 come Raffaella Maria Roberta Pelloni, la ballerina e cantante Raffaella Carrà, dopo gli esordi, giovanissima, nel cinema, il debutto è con Io, Agata e tu, nel quale lancia il suo nuovo stile di showgirl. Ma è nello stesso anno, con Canzonissima con Corrado, che raggiunge la popolarità.
Il suo talento e i brani per l’epoca trasgressivi per la tv, come il Tuca tuca, la consacrano nelle case degli italiani indimenticabile anche lo schetch con Alberto Sordi nella Canzonissima del 1971 che gli sfiorava l’ombelico con garbo ballando . E poi arrivano Ma che musica maestro, A far l’amore comincia tu e Fiesta. Gli anni Ottanta sono quelli di Fantastico con Corrado, Gigi Sabani e Renato Zero: una media di 25 milioni di spettatori ad ascoltare la sua sigla di apertura Ballo ballo. È anche il periodo in cui nasce il sodalizio con Gianni Boncompagni, che la accompagnerà per tutta la sua carriera. Sempre nello stesso periodo arriva Pronto, Raffaella? Dopo un periodo, di due anni, in Fininvest, Raffaella torna a «casa» in Rai negli anni Novanta dove raccoglie di nuovo successi con Carramba! Che sorpresa, inventato insieme a Japino. Poi ancora tanta tv, non solo in Italia ma anche in Spagna, dove rimane per quattro anni popolarissima con il suo Hola Raffaella. Poi il ritorno in Italia nel 1995 riproponendosi con successo in Carramba! Che sorpresa (1995-97 e 2002).
Poi ancora Carramba! Che fortuna (1998-2000 e 2008) e Segreti e bugie (1999), sempre su Rai1. Una volta alla conduzione del Festival di Sanremo, nel 2001, affiancata da Piero Chiambretti. Nel 2004 il programma Sogni, mentre dedicato alle adozioni a distanza è stato Amore del 2006. Nel 2007 è uscito Raffica Carrà, raccolta videomusicale delle numerose sigle televisive che ha interpretato. Nel 2013 è tornata sul piccolo schermo su Rai2 coach del talent show The Voice of Italy ed è uscito il suo ultimo album Replay.
Nel 2015 ha condotto su Raiuno il talent Forte forte forte e ha interrotto la sua partecipazione a The Voice of Italy, ripresa l’anno successivo. Nel 2019 è il suo ultimo programma A raccontare comincia tu su Rai3: una serie di interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, compresa la grande Sophia Loren «Marlon brando mi corteggiava ma non mi piaceva». Raffaella ha recitato a al cinema giovanissima anche a Hollywood con attori del calibro di Frank Sinatra da ragazzina, e poi con registi come Mario Monicelli, Florestano Vancini. Grande tifosa della Juve oggi il club bianconero ha voluto omaggiarla «ciao Raffaella».
Nel pomeriggio di martedì 6 luglio una nuova comunicazione del compagno Japino: «Faccio un appello: chiedo a tutti i suoi fans, in Italia, nel mondo, nelle chiese dei piccoli paesini come in quelle delle grandi città, di darsi appuntamento alle ore 12 di questo venerdì, per offrire tutti insieme l’ultimo saluto virtuale a Raffaella» .
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