Il Festival pianistico di Bergamo
dà vita al Festival di Pechino

È stato presentato ufficialmente mercoledì 16 settembre, nella conferenza stampa che si è tenuta allo Shangri-la Hotel di Pechino, il Beijing International Piano Festival, manifestazione che nasce da una collaborazione tra il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo e China Broadcasting Performing-Arts Group.

La joint venture trova il supporto dell’Amministrazione della Radio, Film e Televisione di Stato cinese e, da parte italiana, la collaborazione della Regione Lombardia. La direzione artistica del neonato festival è affidata a PierCarlo Orizio, direttore d’orchestra e direttore artistico del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, ad Enrica Ciccarelli, pianista e direttore artistico della Società dei Concerti di Milano e del Festival Città di Cernobbio, e ad Ai Li Qun, compositore e vice presidente di China Broadcasting Performing Arts-Group.

Numerosissimi erano i giornalisti della carta stampata e delle televisioni presenti alla conferenza stampa allo Shangri-la Hotel. Sono intervenuti nell’ordine Wang Shuwei, general manager di China Broadcasting Performing-Arts Group, Silvio Galli, consigliere delegato del Festival di Brescia e Bergamo, i direttori artistici Ai Li Qun, Pier Carlo Orizio ed Enrica Ciccarelli e, per concludere, Barbara Alighiero, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Pechino.

La prima edizione del Beijing International Piano Festival si svolgerà dal 19 al 29 novembre 2009 a Pechino e avrà per titolo “Romantic Europe”. Come avviene per il Festival di Brescia e Bergamo, anche la rassegna di Pechino ha tra le sue peculiarità l’idea di costruire ogni anno un programma che miri ad approfondire un tema specifico. Nove sono complessivamente i concerti in cartellone, 4 con orchestra e 5 recital pianistici. Il magnifico National Centre for the Performing Arts, progettato da Paul Andreu, ospiterà il concerto inaugurale del 19 novembre.

Pier Carlo Orizio dirigerà la China Broadcasting Symphony Orchestra nel Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov, solista Enrico Pace, e nella Quinta Sinfonia di Tcajkovskij. Gli appuntamenti successivi si terranno alla Beijing Concert Hall, a partire dal 20 novembre con il recital di Aldo Ciccolini, decano dei pianisti in attività. Sempre in recital Mauro Bertoli, giovane ed emergente pianista bresciano, presenterà domenica 22 novembre un programma articolato con musiche di Beethoven, Brahms, Mendelssohn, Schumann, Granados e Liszt, mentre il giorno seguente Pietro de Maria sarà impegnato in un programma tutto Chopin, del quale è specialista.

Il virtuoso Boris Berezovsky eseguirà il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov insieme alla China Broadcasting Symphony diretta da YongYan Hu. Il 26 e il 27 novembre il pubblico cinese potrà apprezzare, rispettivamente, la raffinatezza di Carlo Guaitoli e la carismatica energia di Olga Kern. Sarà invece un omaggio alla Cina il concerto che vedrà Enrica Ciccarelli protagonista nel celebre Yellow River Piano Concerto a fianco della China Broadcasting Chinese Orchestra, ambasciatrice della musica tradizionale cinese nel mondo, diretta da Pang Kapang.

Per il concerto di chiusura di domenica 29 novembre, Pier Carlo Orizio tornerà sul podio della China Broadcasting Symphony Orchestra, con Aleksandar Madzar solista nel Concerto n.1 per pianoforte e orchestra di ?ajkovskij. Oltre al cartellone dei concerti, il Beijing International Piano Festival prevede una serie di iniziative collaterali, prima fra tutte una Piano Academy con master class di cui si occuperà in prima persona Enrica Ciccarelli.

Alla creazione di questa nuova rassegna il Festival di Brescia e Bergamo arriva dopo aver dedicato nella primavera scorsa alla Cina (Tan Dun, Lang Lang, Yuja Wang, Li Biao, China Broadcasting Chinese Orchestra, Beijing Symphony, Hong Kong Sinfonietta…) una parte considerevole della 46ª edizione, preceduta nel novembre del 2008 da una tournée di presentazione, realizzata in collaborazione con China Broadcasting Performing-Arts Group, che aveva toccato Pechino, Shanghai, Canton, Shenzhen e Hong Kong.