Leonardo da Vinci, in mostra
i suoi disegni militari

Leonardo fu rivoluzionario anche nel campo dell'architettura militare. Lo vediamo nella stupenda esposizione milanese intitolata «Fortezze, bastioni e cannoni», nella doppia sede della Pinacoteca-Biblioteca Ambrosiana e nella splendida cornice della sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie, dove il genio fiorentino lavorò al Cenacolo. La mostra, emozionante, è stata inaugurata «in una giornata storica per l'Ambrosiana», ha sottolineato monsignor Franco Buzzi, prefetto dell'Ambrosiana. Sì, perché questa sequenza completa di studi e disegni di Leonardo sull'architettura militare, contenuta nel Codice Atlantico dell'Ambrosiana, viene esposta al pubblico per la prima volta in assoluto. Ma quel che è ancor più interessante, fino al 2015 vedremo in tutto ben 24 mostre tematiche, raggruppate per argomenti, dedicate a Leonardo (nelle stesse sedi), ricavate dai 1.119 fogli del Codice Atlantico custodito all'Ambrosiana dal 1637.

Significa, per la prima volta, rendere possibile la visione integrale del Codice, oltre che una maggior conservazione delle carte leonardesche. Questa prima parte in mostra (fino al 31 dicembre. Prenotazione: call center, 051 5881589; prevendita filiali Ubi Banca; via web, sul sito www.ambrosiana.it) documenta appunto l'evoluzione del pensiero architettonico e scientifico del genio riguardo l'arte delle fortificazioni: 45 fogli, di cui 23, i più importanti, nella Sala Federiciana dell'Ambrosiana e 22 in Santa Maria delle Grazie.

Cronologicamente si va dal 1485, fino ai tempi francesi, intorno al 1518. Il primo foglio in mostra, in Ambrosiana, è una lettera di Leonardo a Ludovico il Moro, suo futuro signore. Una sorta di curriculum vitae, come domanda d'assunzione. In essa mette in luce le sue capacità d'architetto e ingegnere militare. La lettera è divisa in dieci paragrafi che alludono a tematiche d'arte militare, a macchine d'assedio o da difesa, a lavori d'ingegneria, di meccanica e d'idraulica. Seguono i disegni, in questo campo estremamente innovativi. Spiega il professor Pietro Marani, studioso di Leonardo e curatore della mostra: «Consentono di verificare quel suo progressivo distaccamento dall'architettura militare del cosiddetto periodo di transizione, per giungere a proposte che tengono conto del potenziamento intervenuto, nell'ultimo quarto del secolo XV, nel settore delle armi da fuoco e di verificare quel fondamentale nesso tra arte e scienza nella sua opera».

Le successive 23 mostre, nelle stesse sedi, alterneranno temi scientifici e artistici, biografici e di politica. Anticipiamo il titolo delle prossime. Da dicembre a marzo, vedremo «La biblioteca, il tempo e gli amici di Leonardo»; da marzo a giugno 2010, «Leonardo. L'architettura e l'urbanistica, le feste e gli apparati»; da giugno a settembre 2010, «Le allegorie e la politica di Leonardo»; da settembre a dicembre dell'anno prossimo, «Leonardo: studi sul moto». Le mostre sono, dicevamo, programmate fino al 2015. All'inizio di ciascuna, l'uscita di un catalogo, edito da De Agostini. In occasione di Expo, il Comune di Milano organizzerà una grande mostra sulla pittura del grande artista.

© RIPRODUZIONE RISERVATA