L'opera di Olmi è inserita in una sezione prestigiosa ma collaterale del Festival, al di fuori del concorso per l’Orso d’oro, e racconta la straordinaria avventura di Terra Madre: settemila persone diverse che ogni due anni si danno appuntamento a Torino da 153 Paesi del mondo, contadini e pescatori che si ritrovano portando i loro costumi, i loro linguaggi, la loro musica e, soprattutto, i loro alimenti.
Carlo Petrini, che di Terra Madre è l’inventore, ha cercato per la prima volta Ermanno Olmi nel luglio di tre anni fa. Gli ha parlato a lungo del suo desiderio di raccontare quel mondo con le immagini. Le riprese sono cominciate a Torino nell’ottobre 2006, durante il Forum Mondiale di Terra Madre. Sette troupe leggere hanno ripreso in digitale i vari momenti del Forum. La maggior parte dei tecnici, sotto l’occhio vigile di Ermanno Olmi, era composta dai giovani di Ipotesi Cinema, la «scuola » di cinema fondata dallo stesso Olmi.
Il film è prima di ogni altra cosa un paesaggio bellissimo di volti, immortalati mentre parlano e soprattutto mentre si ascoltano per condividere paure e speranze e tecniche di coltivazione. E dentro i volti Olmi ci mostra gesti, ricordi, profumi, desideri.
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