Torna Verba Manent
Il 2 settembre c'è Olmi

Tornano gli appuntamenti di Verba Manent, organizzati dal Comune di Bergamo con l'intento di portare «Bergamo e il suo territorio verso il 2019». Lunedì 2 settembre è in programma un incontro con Ermanno Olmi.

Tornano gli appuntamenti di Verba Manent, organizzati dall'Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Bergamo con l'intento di portare «Bergamo e il suo territorio verso il 2019». Lunedì 2 settembre è in programma un incontro con il presidente onorario Ermanno Olmi, al Teatro Sociale alle 20,30.

Olmi è stato nominato presidente onorario del Comitato Bergamo candidata Capitale europea della Cultura 2019. Partecipa a Verba Manent proprio per la sua adesione al Comitato con un incontro dal titolo «Bergamo e il suo territorio verso il 2019». Olmi parlerà di economia, ecologia, ambiente e paesaggio, con riguardo particolare per il territorio bergamasco. L'ingresso è libero, su prenotazione telefonica però. È possibile rivolgersi ai numeri 035-416.0614 e 035-4160.622, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 (esclusi quindi sabato e festivi). I biglietti per la serata andranno ritirati presso la biglietteria del Teatro Donizetti nei giorni 29, 30 e 31 agosto dalle ore 13 alle 20; quelli non ritirati saranno assegnati ad altri richiedenti. Olmi è già stato quest'anno al Teatro Sociale, a febbraio, quando aveva dialogato con il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli sul tema «Bergamo, terra madre».

In quell'occasione il regista lesse a sorpresa la lettera partita da Palazzo Frizzoni in cui gli si chiedeva di diventare presidente onorario della candidatura di Bergamo a Capitale europea della cultura 2019, e rispose a tutta prima prima con una provocazione tutt'altro che vaga («Sì, belle parole, ma di che cultura parliamo?») e poi lanciando un appello al Comune affinché sia salvaguardato Palazzo Suardi «che rientra nell'immagine di Piazza Vecchia che i bergamaschi, quando vanno in giro per il mondo, portano con sè». Il sindaco Tentorio, seduto in prima fila, incassò il colpo. A incontro finito si avvicinò al palco, rilanciando: «Maestro, se sta con noi mi impegno a non vendere Casa Suardi». E per il momento non è stata ceduta, in effetti.

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