La storia della Maria Storta
venerdì in scena ad Albino

Nel cortile di un vecchio cascinale, ora recuperato come spazio pubblico, va in scena la storia di Maria Storta. Una di quelle donne così misteriose da essere protagoniste di innumerevoli storie raccontate intorno al fuoco delle cascine o nei cortili delle cascine in tempi lontani da noi.

Nel cortile di un vecchio cascinale, ora recuperato come spazio pubblico, va in scena la storia di Maria Storta. Una di quelle donne così misteriose da essere protagoniste di innumerevoli storie raccontate intorno al fuoco delle cascine o nei cortili delle cascine in tempi lontani da noi.

Si tratta di una narrazione in versi adagiata su una partitura musicale che ne costituisce l'ossatura drammatica di forte impatto emotivo. In scena un'attrice-cantante e un fisarmonicista.

Buona, dolce, illuminata. O cattiva, burbera, autoritaria. Santa. Oppure Strega
A distanza di cento anni, Maria Benaglia, detta la pelegrina, la si ricorda ancora bene. Nata in Val Brembana, all'età di 18 anni entra in convento, ma ne esce quasi subito. Orfana, si rifugia da parenti, che di certo non l'amano. Perché subito iniziano le incomprensioni e i litigi. Di lì a poco si ammala, gravemente. Un piede le va in cancrena. Un mesto presagio di morte si affaccia sulla vita di Maria. Ma una speranza c'è: la grazia della Madonna delle Nevi. E allora Maria prega, prega e promette. Se il piede guarirà, sarà solo penitenza e devozione. E il piede, miracolosamente, guarisce. Da qui, Maria Benaglia, percorre le strade dell'Italia a piedi scalzi, con un rosario in mano e con in testa una sola cosa: la promessa fatta alla Madonna delle Nevi. Entra nelle case e chiede a chi vi abita conversione e un poco di cibo per sfamarsi. Chi esaudisce la sua richiesta, sarà benedetto; chi si rifiuta verrà maledetto al punto tale da prevedergli e augurargli disgrazie orribili. Presto la sua figura acquisisce sfumature strane, poco chiare, a volte torbide. C'è chi la considera una santa donna, devota alla Madonna, capace di portare luce e serenità nelle case che visita. C'è chi invece la teme, la sfugge, accusandola di essere una strega, capace di orribili nefandezze e causare dolori e malattie.
Figura popolare carica di contraddizioni e ambiguità, Maria la pelegrina, rimane, ancor oggi, nella memoria orale, personaggio a cavallo del labile crinale che separa il sacro dal profano, senza per questo perdere fascino, personalità e grazia.

Spettacolo a pagamento, costo del biglietto €5,00.
Informazioni e prenotazioni Ufficio Cultura Comune di Albino 035-759950. Solo informazioni Biblioteca di Albino 035-75900.

[email protected]
www.teatrodesidera.it

LA MARIA STÓRTA
Venerdì 2 agosto - ore 21.15
Convento della Ripa, Albino

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà
nella Chiesa di S. Bartolomeo, Piazza S. Giuliano

di Alberto Salvi
da un'idea di Eraldo Maffioletti
con Matilde Facheris
musiche Gino Zambelli
luci Dalibor Kuzmanic
regia Alberto Salvi

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