Rottoli e Ustica a Bonate
«I-TIGI» torna a volare

Un aereo può tornare a volare alto, anche dopo trentatre anni e un abisso di misteri ben più profondo dei 3700 metri del mare di Ustica. Potere del teatro, visto come impegno civile.

Un aereo può tornare a volare alto, anche dopo trentatre anni e un abisso di misteri ben più profondo dei 3700 metri del mare di Ustica. Potere del teatro, visto come impegno civile.

La pista di decollo era, giovedì 27 giugno, quella del gremito teatro San Giorgio di Bonate Sotto, dove la compagnia del locale Oratorio e soprattutto Omar Rottoli, hanno proposto alla prima assoluta di “I-TIGI Canto per Ustica”, scritto da Marco Paolini e Daniele del Giudice.

Rottoli conferma una capacità non comune di coinvolgere, di evitare che la recitazione suggerisca allo spettatore il confronto con Paolini, che nel 2000 portò in scena il testo per la prima volta.  Il monologo di oltre due ore a Bonate diventa un ideale, serrato dialogo con il pubblico, ma anche un vero e proprio volo nei ricordi, dove la denuncia si scioglie in canto grazie agli efficaci cori di Francesco Sangalli, Rosanna Rocca, Alessandra Locatelli, Rosa Gianola e Marianna Donini, accompagnate dalle chitarre di Riccardo Previtali e Luca Mangili. Non ci sono nomi nel testo di Paolini, non c'è la caccia ai colpevoli. C'è l'evidenza delle colpe, più chiare delle tracce radar cancellate, dei registri corretti, del serbatoio di un caccia trovato sul luogo del disastro o di due salvangenti USA che galleggiavano non lontani dalle vittime. La differenza, nella vicenda e sul palco, è nei particolari. Rottoli-Paolini sente suo l'impegno di denuncia, tanto quanto in sala ogni dettaglio e collegamento, raccontato sulla cartina che domina il palco, accresce inquietudine e voglia di verità. Non è un caso che l'applauso scatti sul finale, quando Rottoli urla l'impotenza di dare un finale certo alla storia, una risposta che i parenti delle 81 vittime che attendono dal 1980.

Qui I-TIGI (la sigla del DC9 dell'Itavia) torna davvero a volare. Il pubblico prende coscienza che i seggiolini di legno del teatro di Bonate potrebbero essere oggi come allora, i sedili di quell'aereo. Ci sono la Ballata per Ustica di Giovanna Marini e il ricordo del Fokker Itavia decollato da Orio e atterrato a Roma in quelle ore,  inconsapevolmente scampato al tragico destino.  I-TIGI siamo noi e, grazie a Rottoli, pronti al decollo.

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