Danza e magia: il teatro di Bali
Una maratona all'Auditorium

Attore, regista, oggi direttore artistico del gruppo teatrale internazionale The Pirate Ship, Enrico Masseroli, che ha organizzato la rassegna intitolata «Bali, il teatro degli dei», frequenta l'isola e ne studia il teatro danza, la musica e le tradizioni dal 1978.

Attore, regista, oggi direttore artistico del gruppo teatrale internazionale The Pirate Ship, Enrico Masseroli, che ha organizzato la rassegna intitolata «Bali, il teatro degli dei», frequenta l'isola e ne studia il teatro danza, la musica e le tradizioni dal 1978. Un programma ricco e intrigante, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma anche a chi associa all'isola indonesiana soltanto le sue spiagge.

Ci parla di questa iniziativa?
«Lo scorso anno sono riuscito a tornare a Bali dopo una decina di anni di assenza. Sull'isola ero stato per la prima volta nell'ormai lontano dicembre del 1978. Ho potuto quindi riprendere i contatti con le persone con cui ho studiato a lungo e di cui ho divulgato la cultura. Mi piaceva invitare in Italia il mio maestro, I Made Djimat, per una tournée e riportarlo anche a Bergamo e soprattutto, dare un'immagine di Bali diversa per chi, oggi, la conosce solo per il lato turistico e per il surf».

Ci può spiegare in che cosa consiste la particolarità del teatro danza balinese?
«Solo in Occidente si parla di teatro e di danza come di due entità separate. In Asia non esiste questa distinzione tra un teatro come lo intendiamo noi, cioè un teatro di parola dove gli attori stanno abbastanza fermi e parlano e invece il teatro danza dove gli attori si esprimono con tutto il corpo. A Bali qualsiasi spettacolo ha elementi di entrambe le forme. In particolare nel genere teatrale Topeng ci sono personaggi con la maschera piena che si esprimono solo con la danza, mentre i personaggi con la mezza maschera, di solito figure di buffoni e comici, si esprimono invece soprattutto con la parola».

La rassegna «Bali, il teatro degli dei» si svolge sabato 13 e domenica 14 aprile all'Auditorium di piazza della Libertà a Bergamo. La rassegna sarà aperta (sabato, ore 16) alla presenza della Signora Nindarsari Utomo (capo dell'Ufficio per gli Affari culturali dell'Ambasciata di Indonesia in Italia) e dell'assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Claudia Sartirani, e ospita uno dei più grandi maestri di teatro-danza balinese, I Made Djimat, con il giovane musicista I Wayan Koplin, domenica (ore 16) nello spettacolo «Topeng: la testa scambiata».

L'ingresso alle conferenze, ai film e agli incontri di sabato è gratuito dalle 16 alle 20. Per il film delle 21 c'è un biglietto (euro 5 intero, 4 ridotto). Domenica 14, dalle 10 alle 12, il laboratorio musicale per bambini è gratuito. Per lo spettacolo del pomeriggio biglietto (euro 10, 8, 5), così come per il film delle 21 «Under the Tree» (euro 5, 4). Sabato alle 20 buffet indonesiano offerto da Il Circolino. Info: www.pirshiptheatre.it , 035 233094.

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