«Manzù deve restare ad Ardea»
La figlia: «Decide solo la famiglia»

Un gruppo di cittadini di Ardea ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché la salma di Giacomo Manzù rimanga ad Ardea. La figlia di Manzù, Giulia, replica: «Ma la decisione spetta alla nostra famiglia».

Un gruppo di cittadini di Ardea ha scritto una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché la salma di Giacomo Manzù rimanga ad Ardea. Nella missiva si legge: «Il nuovo tentativo in questi giorni, da parte del comune di Bergamo, di sradicare Manzù da Ardea è del tutto ingiustificato ed ingiustificabile. La nostra proposta ai cittadini di Bergamo è quella di lasciare riposare in pace Giacomo Manzù unendo i nostri sforzi di Italiani per valorizzare la memoria e l'eredità di un artista che solo ad Ardea si sentiva cittadino del mondo».

I firmatari della lettera - fra i quali Michele Zuccarello - ricordano che «fu il Presidente Pertini a venire ad Ardea, nel 1981, per ricevere dalle mani di Giacomo Manzù l'atto di donazione della Raccolta d'arte. Fu un altro Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, ad onorare Giacomo Manzù nel 1991 rispettando l'ultima volontà dell'artista che voleva essere sepolto ad Ardea. Il 22 maggio 1992, grazie ad un decreto del presidente della Repubblica, Giacomo Manzù fu sepolto nel parco del Museo di Ardea dove riposa in pace».

«Nell'anno 2003 - prosegue la lettera - in seguito alla rivendicazione della provincia di Bergamo che con la Lega Nord voleva sradicare Manzù da Ardea, sostenendo che l'artista era “sangue bergamasco” indegno di un sepolcro “in un paese romano”, il Comitato Popolare presieduto da Giosuè Auletta raccolse 10.000 firme per far rispettare l'ultima volontà di Giacomo Manzù. La petizione popolare, con le 10.000 firme, fu consegnata il 9 dicembre 2003, al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che prese atto della volontà popolare anche in seguito ad un deciso intervento della Provincia di Roma».

Sulla questione interviene ora la figlia di Giacomo Manzù, Giulia, per la quale anzitutto «non vi è alcuna disposizione testamentaria da parte di mio padre circa la volontà di essere sepolto ad Ardea».

In secondo luogo ribadisce che «qualsiasi decisione in merito ad un'eventuale traslazione della salma di Manzù da Ardea a Bergamo spetta solo ed esclusivamente alla famiglia».

«Non intendiamo scatenare chissà quale querelle intorno a questo argomento - aggiunge Giulia Manzù -, né vogliamo inimicarci alcuno. Papà era felice di stare ad Ardea, amava questa terra, ma non ha detto nulla circa il luogo della sua sepoltura».

E se Bergamo volesse accogliere la salma di suo padre? «Ne saremmo felici. Come potremmo dire di no alla richiesta di vedere nostro papà sepolto nientemeno che in una grandissima e splendida Basilica come quella di Santa Maria Maggiore e nella sua terra».


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