Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Domenica 27 Aprile 2008
I paesaggi di Galizzi al Circolo Bergamasco
Figure, paesaggi e nature morte, sono le tematiche che svolge il pittore Giacinto Galizzi le cui opere sono esposte in questi giorni presso il Circolo Artistico Bergamasco a cura di Bruna Bellini e presentazione di Gianluigi Bruzzone. La rassegna, che segue quella presentata nella stessa sede nel 2006, ripropone all’attenzione del pubblico la personalità di un artista che all’arte pittorica lombarda ha donato il meglio della sua creatività.
Nato e cresciuto a Sarnico, Giacinto Galizzi ha tratto dalle bellezze del lago di «casa sua», dalle verdi colline che circondano il borgo e degli abitanti che qui conducono la loro vita di agricoltori e di pescatori, le ispirazioni più poetiche. Egli ha saputo assecondarle, ne ha fatto le scelte che meglio rispondevano alle sue intime emozioni e, alla fine, le ha immortalate in immagini sulla tela.
Lo stile figurativo, appreso sin dagli anni della giovinezza alla scuola di Contardo Barbieri e di Achille Funi alla nostra Accademia di Belle Arti «Carrara», egli è andato sempre più perfezionandolo così da rendere i soggetti presi in esame espressione di una realtà viva, dove il disegno è assorbito dal colore poiché per Giacinto Galizzi è la luce che deve sprigionarsi dal dipinto per il fatto che la luce è movimento, è impulso al «gusto» delle vibrazioni tonali, è motivo di gioia spirituale. In tal modo Giacinto Galizzi, con l’esperienza da sempre acquisita, propone i suoi dipinti, dove ogni fruitore può scoprire non solo i valori estetici di una pittura equilibrata e armoniosa nella stesura compositiva, nel cromatismo che sa valersi tanto del monocromo come dei timbri accentuati e addirittura del chiartismo in alcuni casi ma, soprattutto, il messaggio che l’artista intende presentare. Tutto ciò significa eccellente capacità esecutiva, padronanza del segno, sicurezza di impostazione strutturale.
A queste peculiari caratteristiche della pittura di Giacinto Galizzi va poi aggiunta quella singolare interpretazione che si rivela e si realizza nelle immagini stesse. Superfluo insistere su questa realtà che personalizza la pittura di Giacinto Galizzi. È sufficiente che noi abbiamo a renderci compartecipi degli stessi sentimenti che il pittore con singolare maestria propone alla nostra attenzione.
Durata della mostra: fino al 1° maggio.
Orari: da martedì a venerdì dalle 18 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Circolo Artistico Bergamasco, via Tabajani 4, Bergamo.Lino Lazzari
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