Lo scultore Roberto Volpi presenta a Cividino una sua personale dal titolo «Questo per voi il segno...», interamente impostata sugli avvenimenti che hanno caratterizzato l’incarnazione della nascita di Gesù alla luce dei testi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Dodici sono le sculture, tutte in ferro, che sono proposte all’attenzione e alla meditazione dei visitatori. La mostra ha carattere benefico, allo scopo di sovvenire alle spese per la costruzione del nuovo Oratorio. Le opere di Roberto Volpi, un artista che nella semplicità del ferro ha trovato la materia più idonea per le sue sculture, a carattere simbolico più che illustrativo, anche se non mancano figure stilizzate a ricordare i «personaggi» principali di questo suo «racconto biblico», e precisamente Gesù, Maria e Giuseppe. Il resto é «segno», come indica lo stesso titolo della mostra, e vuol «condurre» il fruitore dalla realtà oggettiva dei fatti alla realtà soprannaturale che, attraverso questi fatti, si è manifestata. Non è per nulla difficile entrare a comprendere questi “segni” poiché Roberto Volpi ad ognuno di questi accompagna il testo sacro della. Scritture, i Vangeli in particolare, che illustrano la presenza divina negli avvenimenti umani che hanno accompagnato l’incarnazione del Verbo e la sua nascita nel tempo come uomo e, insieme, come Dio. La capace interpretatività di Roberto Volpi si rivela nella semplicità dello stesso segno raffigurato, come semplice è la materia usata (il ferro appunto), per cui il «linguaggio» scultoreo si fa artistico nelle forme ridotte all’essenziale, nell’armonia compositiva che non abbisogna di aggiunte superflue e che pertanto sanno esprimere un concetto oltremodo succinto, brevissimo nel suo contesto, allo stesso modo delle brevissime frasi dei testi sacri che stanno accanto ad ogni scultura. Esplicativi in ogni senso sono, oltre ai brani scritturistici, anche quelli che sono stati composti da autorevoli autori come, per esempio, Giovanni Paolo Il, Mons. Riboldi, Padre Balducci, Padre Turoldo, Don Mazzolari, ecc., che compaiono nel bellissimo libro pubblicato per questa occasione, oltre alla presentazione del direttore dell’Oratorio di Cividino, Don Angelo Defendi, un saggio critico di Gianpaolo Ferrari e un commento dello stesso scultore Roberto Volpi.
Durata della mostra
fino all’8 gennaio 2006
Dove
Sala espositiva dell’Oratorio – Cividino QuintanoLino Lazzari
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