Il rock «made in Bergamo»:
la musica guarda lontano

Dopo aver passato in rassegna le principali band di casa e quelle pronte al debutto, il nostro viaggio nella primavera musicale bergamasca ci porta a conoscere o a riscoprire band sempre pronte a ideare nuove canzoni che riff dopo riff sfociano in ep e in album di successo.

Dopo aver passato in rassegna le principali band di casa e quelle pronte al debutto, il nostro viaggio nella primavera musicale bergamasca ci porta a conoscere o a riscoprire band sempre pronte a ideare nuove canzoni che riff dopo riff sfociano in ep e in album di successo.

Di ispirazione anglosassone o americana, il «rock in Bergamo» oscilla tra questi due poli, quasi fossero due scuole di pensiero. E proprio in bilico tra il rock ruvido d'oltre oceano e quello inglese ispirato a gruppi come The Kooks e Arctic Monkeys, ci sono i Plastic Made Sofa, band indie-alternative rock che con l'album d'esordio Charlie's Bondage Club del 2010 ha oltrepassato i confini bergamaschi arrivando prima sul palco dell'Heineken Jammin Festival, suonando con artisti come Pearl Jam, Ben Harper e Skunk Anansie, e poi volando in California per un tour lungo la West Coast. Ora in fase di creazione del secondo disco, i Plastic Made Sofa rientrano tra gli artisti di Mtv New Generation e sono stati selezionati tra 8 band di tutto il mondo per il concorso Mtv Push che lancerà il video di Lady (secondo singolo del disco dopo Candy).

Sound brit-rock miscelato a punk, grunge e con un pizzico di new wave è invece la carta d'identità dei Daisy Chains, band bergamasco-lecchese pronta a lanciare Donors, il nuovo ep in vinile che segue il disco d'esordio Monsters and pills e A story has no beginning or end del 2011. La voglia di cambiare sonorità ha portato i Daisy Chains a una parziale rottura con l'indie rock di matrice anglosassone che li ha sempre ispirati: i 5 brani del nuovo ep fanno infatti un salto indietro nel tempo, agganciandosi a quel filone anni '90 contaminato da Pixies, Sonic Youth, Ash e Nirvana. Chitarre più ruvide e ritmiche più lineari, i Daisy Chains saranno il 4 maggio all'Edonè di Redona per la serata di presentazione del nuovo ep.

Andando ancora più indietro nel tempo, agli anni '60 e '70, troviamo il sound dei Mojo Filters, band capace di coniugare blues e rock di ispirazione britannica ma con forti influenze americane, Jimi Hendrix e Creedence Clearwater Revival soprattutto. Classico e vintage rock'n'roll, il mood dei Mojo Filters si riflette in Mrs Love Revolution, secondo album della band. Un disco che viene da lontano: co-prodotto con Jono Manson (produttore e musicista americano) e mixato a Santa Fe, nel New Mexico, l'album traspira influenze rétro risalenti al decennio 1970-1979 e al periodo d'oro del rock: Led Zeppelin, Cream, The Who echeggiano nei pezzi dell'energico quartetto che presto uscirà con un ep di brani nuovi e a novembre entrerà in studio per registrare il prossimo disco.

Sempre sulla scia del classico rock'n'roll tutto chitarre ed energia, è in arrivo anche il secondo lavoro dei Royal Garden, giovane band che si è già fatta apprezzare a Emergenti 2011 e attualmente in fase di registrazione di un nuovo ep che segue il primo e omonimo album. Riff accattivanti e ritmiche serrate fanno dei Royal Garden una band dal forte impatto live, con brani che richiamano alla memoria il sound del rock australiano.

D'ispirazione più britannica invece i Glass Cosmos, band che nasce dalle ceneri dei Cheap Mondays ma con pezzi meno indie e più ruvidi. Con l'arrivo dell'estate torneranno sulla scena anche i Plug, gruppo a metà tra il rap e il pop punk, vincitore di Emergenti 2011 e selezionato per l'apertura dei concerti di J-Ax, Nesli e Piotta. Le 6 tracce del nuovo ep corrono sempre su quel filone crossover con sonorità che sfociano nel punk californiano, unite a metriche hip hop e testi in italiano. Rispetto al loro primo lavoro, il nuovo ep in uscita a fine maggio sarà più rap e meno pop, con inserti di elettronica e sintetizzatori.

Tappeti di loop e sinth caratterizzano anche il suono dei Sandcastle, quartetto prog rock che affonda le radici nella psichedelia pinkfloydiana e nel progressive britannico. Matrici di un sound melodico e onirico che, come per il primo ep Breathe again, saranno il punto di partenza del prossimo disco. Proprio in questi giorni la band entrerà in studio per registrare il suo primo concept album.

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