Vecchioni in concerto a Bergamo
Sarà al «Donizetti» il 17 aprile

Il vincitore del Festival di Sanremo 2011, Roberto Vecchioni, in concerto a Bergamo, martedì 17 aprile, nella prestigiosa cornice del Teatro Donizetti, nell'ambito della terza edizione del progetto "Sorella Terra", promosso dal Centro di Etica Ambientale.

Il vincitore del Festival di Sanremo 2011, Roberto Vecchioni, in concerto a Bergamo, martedì 17 aprile, nella prestigiosa cornice del Teatro Donizetti, nell'ambito della terza edizione del progetto "Sorella Terra", promosso dal Centro di Etica Ambientale. Al mattino parteciperà ad un incontro con studenti all'Auditorium del Seminario Vescovile "Giovanni XXIII" di Bergamo (via Arena – Bergamo), dalle 9,30 alle 12,30, dove si dibatteranno i temi del progetto.

Già attivate le prevendite presso la biglietteria del Teatro Donizetti tel. 035.4160601-2-3 (aperta da lunedì a sabato dalle 13 alle 20) e sul circuito Vivaticket www.vivaticket.it.

Roberto Vecchioni è sposato con la scrittrice Daria Colombo, ha quattro figli e vive a Milano, dove è nato il 25 giugno 1943 da genitori napoletani.
Laureatosi nel 1968 in lettere antiche presso l'Università Cattolica di Milano, vi resterà ancora per due anni come assistente di “Storia delle religioni”. Prosegue poi per trent'anni la sua attività d'insegnante di greco, latino, italiano e storia in vari licei classici di Milano e di Brescia.

La sua attività nel mondo musicale inizia negli anni '60, quando comincia a scrivere canzoni per artisti affermati (Vanoni, Zanicchi, Cinquetti, Michele), collaborazioni che riprenderà più tardi anche per Nannini, Oxa, Patty Pravo, Adamo.
Nel 1971 si propone per la prima volta come interprete delle sue canzoni e incide il suo primo album “Parabola”che contiene la celeberrima “Luci a San Siro”.
Nel 1973 partecipa al Festival di Sanremo con “L'uomo che si gioca il cielo a dadi”.
Nel 1974 vince il premio della critica discografica come miglior disco dell'anno per “Il re non si diverte”.
Il successo di pubblico arriva nel 1977 con l'album “Samarcanda” cui fanno seguito più di venti album e altrettante raccolte per una vendita totale che supera otto milioni di copie.
Nel 1992 il brano “Voglio una donna” (unico inedito del live “Camper”), vince il Festivalbar come canzone più ascoltata dell'anno.
Come ha scritto Mario Bonanno nel suo libricino Samarcanda, “Vecchioni, tolto l'heavy metal (per sua e nostra fortuna), i generi musicali li ha (ri)visitati tutti”, compreso qualche spunto dalla canzone classica napoletana, fino ad arrivare nel 2005 al progetto di “Luci a San Siro… di questa sera”(da cui l'album “Il Contastorie”)  dove rivisita le sue canzoni più famose in chiave jazz, portando per più di due anni il concerto nei più bei teatri italiani insieme a due tra i più grandi jazzisti italiani: il pianista Patrizio Fariselli e il contrabbassista Paolino Dalla Porta. Torna poi al genere pop nel 2007 con il bellissimo album “Di rabbia e di stelle”. Nel 2009 passa a un nuovo ambizioso progetto insieme al maestro Beppe D'Onghia, dove propone le sue canzoni riarrangiate per pianoforte e quintetto d'archi. Il cantautore si esibisce anche in versi recitati su musiche di Chajkowskij, Puccini, Rachmaninoff. Da questa esperienza nasce lo splendido album “In Cantus” portato anche questo nei più famosi teatri per oltre due anni.
Nel 2011 partecipa e stravince al Festival di Sanremo con la canzone “Chiamami ancora amore” che dà il titolo all'omonimo album. Vince anche il premio “Mia Martini” della critica e quello della sala stampa.
Il 29 novembre 2011 esce il doppio album “ I colori del buio”. Si tratta della prima antologia ufficiale, capace di rappresentare la sua anima popolare, quella più classica fino ad arrivare al jazz, attraverso i pezzi che hanno saputo conquistare diverse generazioni. A impreziosire il disco anche due splendidi brani inediti: I colori del buio, che da il titolo al lavoro (scritto insieme all'ormai fedele Claudio Guidetti) e Un lungo addio (con testo firmato per la prima volta anche dalla moglie Daria Colombo).

Vecchioni è anche autore di libri e saggi e collabora con articoli di fondo e commento per i massimi giornali italiani.
Come narratore esordisce già nel 1983 con “Il grande sogno”, un libro di prosa e poesia. Edito da Milano Libri.
Nel 1996 esce la raccolta di racconti “Viaggi del tempo immobile”, per la casa editrice Einaudi.
Nel 1998 cura e compone la voce “Canzone d'autore” per l'Enciclopedia Treccani.
Nel 1999-2000, su richiesta del Ministero della Pubblica Istruzione ha tenuto più di ottanta conferenze nelle scuole ed università italiane  e francesi, incontrando oltre 80.000 studenti sul tema “Musica e Poesia” e illustrando l'evoluzione storica e letteraria della “forma” canzone dalle origini ai giorni nostri.
Nel maggio 2000, sempre per Einaudi, esce il suo primo romanzo “Le parole non le portano le cicogne”, una coinvolgente avventura nel mondo della parola e dei suoi significati.
È del 2004 il romanzo breve “Il libraio di Selinunte“ che, con oltre 60.000 copie vendute, ha raggiunto quattro edizioni ed è stato tradotto in francese e in spagnolo.
Sempre Einaudi nel 2002, pubblica la raccolta dei testi di tutta la sua produzione discografica col titolo “Trovarti amarti giocare il tempo” curata da Vincenzo Mollica.
Nel 2006 esce la raccolta di fiabe “Diario di un gatto con gli stivali”(Einaudi) seguito nel 2007 dalla raccolta di poesie “Di sogni e D'amore”(Frassinelli) .
È del 2008 un piccolo libro di poesie in edizione limitata dal titolo “Volevo. Ed erano voli” (Edizioni Pescecapone).
Il suo ultimo libro edito da Einaudi è del 2009 e s'intitola “Scacco a Dio”.

Dopo aver insegnato latino e greco per oltre trent'anni nei licei, Roberto Vecchioni continua la sua attività d'insegnante presso svariate università italiane e straniere. Ha tenuto il corso: “Forme di Poesia in musica” presso la facoltà di Scienze della comunicazione dell'Università di Torino dal 2001 al 2003, presso l'Università di Teramo nel 2004-2005 e presso l'Università di Pavia dal 2006 al corrente anno. Ha tenuto anche il corso di lezioni “Laboratorio di Scrittura e Cultura della Comunicazione” presso l'Università “La sapienza” di Roma.

Numerosissimi i premi e i riconoscimenti ricevuti, tra i quali spiccano: la nomina a “Cavaliere Ufficiale della Repubblica” conferitagli, motu proprio, dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano, il “Premio Giorgio La Pira”, il Premio “Scanno” per la narrativa, due premi “Tenco” alla carriera, il premio “Angelo dell'anno” per le sue attività d'impegno nel sociale e in occasione della recentissima vittoria al Festival di Sanremo, il premio della critica “Mia Martini”.

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