Cultura e Spettacoli
Mercoledì 02 Novembre 2011
Un minuto con Dante
Le corde della sferza
Con il canto XIII Dante e Virgilio raggiungono la seconda cornice nella quale incontreranno gli Invidiosi. Non essendoci anime che possano indicare il cammino, Virgilio si attiene al consiglio di Catone di seguire il sole.
LE CORDE DELLA SFERZA
13. 37 E 'l buon maestro: «Questo cinghio sferza
13. 38 la colpa de la invidia, e però sono
13. 39 tratte d'amor le corde de la ferza.
Con il canto XIII Dante e Virgilio raggiungono la seconda cornice nella quale incontreranno gli Invidiosi. Non essendoci anime che possano indicare il cammino, Virgilio si attiene al consiglio di Catone di seguire il sole: è il tema della luce, che fa da sfondo all'incontro con gli Invidiosi, coloro che - accecati da questo peccato - non sono riusciti a guardare con carità i loro simili. I due pellegrini odono delle voci di spiriti volanti che raccontano esempi di carità premiata, la virtù opposta al vizio degli Invidiosi.
Il primo esempio è - come al solito – tratto dalla vita di Maria, la Madre premurosa, preoccupata che il vino del banchetto alle nozze di Cana non venga meno; il secondo è quello dei due amici per antonomasia del mondo classico: Oreste e Pilade, disposti a dare la vita l'uno per l'altro. Il terzo esempio è quello di Gesù che invita i discepoli ad amare anche i nemici: “Amate da cui male aveste”. Virgilio spiega a Dante che in questa cornice ci si purifica dalla tentazione dell'Invidia e che gli esempi di carità che hanno udito dalle voci sono come le cordicelle di una sferza: cordicelle però fatte d'amore.
Enzo Noris
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