Anche Bergamo nella fiction Rai
sulla Lombardia che lavora

Sei settimane di lavoro, tra Milano, Monza, Bergamo, il centro storico e l'università di Pavia, il lago di Como e di Lecco e su Rai Uno - la prossima primavera - arriverà la fiction che racconta la Lombardia in sei puntate. In uno spaccato tutto originale.

Sei settimane di lavoro, tra Milano, Monza, Bergamo, il centro storico e l'università di Pavia, il lago di Como e di Lecco e su Rai Uno - la prossima primavera - arriverà la fiction che racconta la Lombardia in sei puntate. In uno spaccato tutto originale, come può essere la storia di «Una grande famiglia».

Di industriali benestanti, con le contraddizioni, le passioni e le incomprensioni che ne fanno una delle tante. Del cast fanno parte fra gli altri Stefania Sandrelli, Alessandro Gassman, Stefania Rocca e Piera Degli Esposti. Protagonisti di questo nuovo percorso finalizzato a far conoscere la nostra regione oltre i suoi confini sono Massimo Zanello, sottosegretario al Cinema, e Giorgio Gori, presidente di Magnolia Fiction.

«Per noi - ha sottolineato Zanello - questa è la concretizzazione di un lavoro di promozione della Lombardia, ma anche occasione di sviluppo e lavoro per il territorio». Sei settimane di set equivalgono a risorse investite, posti di lavoro: in pratica, due milioni di euro, ha rivelato il produttore, Rosario Rinaldo. «Su oltre 100 ambienti dove si gira - ha detto il produttore - 72 sono in Lombardia. Abbiamo anche un "coach" per quegli attori che, non essendo lombardi, potrebbero avere qualche difficoltà a calarsi perfettamente nella parte».

«Queste produzioni sono tipicamente realizzate a Roma - ha commentato Gori - perché registi e maestranze stanno lì, ma questo non significa che non si possa invertire un percorso. Credo, poi, che ci sia un beneficio misurabile sul territorio per questi progetti, così come lo è stato anche per altre fiction di successo».

«Il problema spesso quando si gira in città - ha detto, infine, Alberto Contri, presidente di Lombardia Film Commission - è avere i permessi: se, ad esempio, non riesco ad avere una deroga per far entrare in centro storico un camion per la produzione solo perché antiquato, sono costretto ad andare da un'altra parte. E l'occasione sfuma».

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