Per Vito Melotto una personale a Milano

Una vita interamente dedicata alla pittura quella di Vito Melotto che in questi giorni espone una sua personale a Milano presso la Galleria Ponte Rosso. Una vita di artista che va sempre più imponendosi all’attenzione della critica e del pubblico per la ricchezza delle opere visive che, di anno in anno, Vito Melotto va realizzando con singolare maestria nella metodicità di una continua applicazione a beneficio della sua esperienza che dona all’arte contemporanea un contributo di ineguagliabile valore. Esagerazione di giudizio? Niente affatto. Basti osservare i dipinti che Melotto presenta al pubblico con questa sua rassegna per potercene convincere.Nato nel 1928 a Zimella, in provincia di Verona, Vito Melotto compie dapprima i suoi studi artistici all’accademia Cignaroli di Verona; quindi consegue la maturità artistica all’Accademia di Belle arti e Liceo Artistico di Venezia. Da allora la sua personalità è andata man mano sviluppandosi e rendendosi inconfondibile attraverso uno stilema figurativo di immediata comunicabilità. La figura, il paesaggio, la natura morta, diventano le sue tematiche preferite da cui lasciarsi guidare per l’iniziale ispirazione e per poi ri-creare sulla tela immagini pittoriche osservate principalmente ed esclusivamente «con gli occhi dello spirito», come ben dice il titolo di questa sua personale.Tutto ciò significa oltrepassare la realtà oggettuale che si impone alla visione del mondo esterno per entrare nell’intimo della realtà vivente ed esistenziale, sia della persona umana così come di un agglomerato di case oppure di un cesto di frutta. Perché ogni realtà ha uno spirito e con gli occhi dello spirito va appunto osservata per scoprirne le bellezze estetiche e, per mezzo di queste, le bellezze interiori.In caso contrario, perché immortalare sulla tela una «contadina», una «ragazza pensierosa», «uomini nella città», e così via, se non si va ad indagare nel segreto del loro animo espresso e manifestato sul volto ma che richiede una interpretazione? Oppure, a che scopo dipingere un «paese in collina», un «tramonto su borgo antico» o, addirittura, «natura morta con scodella», «fiori d’estate» ecc. se non per sublimare una poesia che affascina con l’incanto dei cromatismi più svariati a testimoniare atmosfere di silenzi, di quiete, di momenti che sanno di misticismo?Altro non aggiungiamo. Le opere di Vito Melotto «parlano» da sole con il loro solenne «silenzio» e in questo silenzio, che allontana ogni frastuono esterno, queste opere sono davanti a noi per essere contemplato «con gli occhi dello spirito».Durata della mostra: fino al 30 novembre;Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 19, chiuso la domenica mattina e il lunedì.Galleria Ponte Rosso, via Brera 2, MilanoLino Lazzari

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