Festival internazionale della Cultura
Musica, danza e cinema al femminile

Si alza il sipario della seconda edizione del Festival internazionale della Cultura Bergamo. La manifestazione si aprirà venerdì 1° aprile alle 21 con il «Gran Galà Liliana Cosi».

Si alza il sipario della seconda edizione del Festival internazionale della Cultura Bergamo. La manifestazione si aprirà venerdì 1° aprile alle 21 con il «Gran Galà c». La nota artista, tra le ballerine étoile più amate dal pubblico italiano e non solo, riceverà il Premio alla Carriera, consegnatole per mettere in luce la straordinarietà di questo personaggio.

Per Liliana Cosi la danza è diventata il suo tutto, da perseguire con innata perseveranza, puntando anche su una iniziativa inusuale e nuova. «Ho lasciato la Scala di Milano, di cui sono stata prima ballerina, per portare fuori dagli enti lirici il messaggio e la bellezza dell'arte del balletto, da diffondere a più persone - spiega la balelrina -. Ecco la scelta di fondare insieme a Marinel Stefanescu la Compagnia stabile di Balletto, per contribuire a saziare la sete di bellezza che il mondo sente».

La serata proseguirà con lo spettacolo di danza «I Grandi pas de deux» a cura dei solisti della Compagnia Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. I ballerini presenteranno alcuni tra i più famosi «pas de deux» del grande repertorio classico, come lo «Schiaccianoci», «il Corsaro», «Fiamme di Parigi», «Don Chisciotte», per terminare con due coreografie di Marinel Stefanescu su musica di Skriabin e Liszt.

La manifestazione proseguirà con uno spettacolo al Teatro Sociale domenica 3 aprile. Sul palco Boaz Sharon che al pianoforte interpreterà musica classica e ritmi americani del Novecento. Per il pianista Sharon «il festival è un'opportunità importantissima per artisti stranieri riconosciuti che desiderano confrontarsi con il pubblico italiano in una città famosa nella storia della musica e in un cartellone molto interessante». E se nella passata edizione il musicista aveva incantato il pubblico con «Quadri di una Esposizione» di M. Musorgskij, «Miroir» di Maurice Ravel, passando per le «Variations» di Franz Joseph Haydn e «Masque» di Claude Debussy, quest'anno aprirà la scena con la sonata in MIb maggiore di Franz Joseph Haydn, per proseguire con una delle monumentali e intense sonate, la N. 3 in FA minore di Johannes Brahms.

Ma il festival ha anche un lato «rosa» e il 3, 5, 8 e 9 aprile sono in programma film di registe italiane. Titolo dell'iniziativa «Il cinema delle donne. Storia, sociologia, poesia e attualità sotto la lente d'ingrandimento delle registe italiane». A cura del regista Federico Rizzo la rassegna cinematografica prevede quattro proiezioni, alla presenza delle autrici: il 3 e 9 aprile, alle 10, al Centro Congressi Giovanni XXIII; il 5 e l'8 all'Università degli Studi di Bergamo, sempre alla stessa ora. L'ingresso è gratuito.
Il 5 aprile sarà la volta della regista, definita dal Corriere della Sera una tra le dieci donne italiane più importanti del 2010, Lorella Zanardo con «Il corpo delle donne», indagine sulla rappresentazione della donna nella televisione italiana.
Le altre proiezioni: il 3 aprile «Poesia che mi guardi» di Marina Spada, racconto della vita e delle opere di Elisabetta Pozzi, una delle più importanti e toccanti poetesse lombarde del Novecento; l'8 aprile «Divine» di Chiara Brambilla, ritratto di modelle bambine e dell'ossessionante pressing psicologico delle loro madri; infine il 9 aprile «Magna Istria» di Cristina Mantis, testimonianza della tragedia delle foibe.

Il 6 aprile è previsto infine l'evento speciale «Passione Cinema», proiezione dei cortometraggi prodotti dal Laboratorio Cinema del Festival Internazionale della Cultura. A seguire programma della rassegna con le schede dei film e le biografie delle autrici.

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