«Palcoscenico», l’omaggio a Fo

«Palcoscenico», l’omaggio a Fo Pirovano aprirà la rassegna con «Joan Padan» e «Mistero buffo» a Gorle e Nembro Pièce anche a Ranica e San Paolo d’Argon. In scena Ovadia, Costa e Storti

Dopo Erbamil (che organizza la rassegna dell’auditorium di Ponteranica) tocca ora al Teatro San Filippo Neri di Nembro presentare il programma di Palcoscenico, già parte di Altri percorsi e oggi incluso nei Circuiti teatrali lombardi della provincia di Bergamo. È un programma che si integra con l’altro: rispetto a quello, più equilibrato tra i diversi generi e più attento a dare continuità a linee di ricerca già sviluppate, la rassegna nembrese punta di più su nomi di richiamo, sul teatro di narrazione e il cabaret da teatro, cercando oltre tutto di coinvolgere altri comuni del territorio. Si percepisce anche l’intento di allargare la base degli spettatori.

Così, oltre che a Nembro sono previsti spettacoli a Gorle (Teatro Sorriso), a San Paolo d’Argon (Auditorium municipale) e Ranica (Teatro del Borgo) grazie all’accordo con i rispettivi comuni: in totale il cartellone prevede dieci spettacoli, per undici repliche complessive, da venerdì 29 ottobre all’11 dicembre.

La ricchezza dell’offerta si accompagna a un’alta qualità media delle proposte. Non tutte sono novità, né in assoluto né per il territorio di Bergamo. Ma questo non è per forza un difetto. Più importante è notare come, insieme, esse formino un insieme coerente, nel quale si riconoscono dei percorsi. Scorrendo i titoli, si colgono per esempio tre filoni principali: la narrazione, il cabaret e l’impegno, con frequenti interferenze tra gli uni e gli altri, lungo una zona d’ombra molto frequentata dal teatro contemporaneo, che ricerca spesso un approccio al pubblico diretto e informale.

È il caso di Traviata di e con Lella Costa, spettacolo di narrazione che non rinuncia a spunti legati al cabaret. O dello stesso Moni Ovadia, che ne La bottiglia vuota prosegue l’esplorazione (e la divulgazione) della cultura ebraica secondo modalità che mescolano le forme del cabaret, della narrazione e del concerto con moduli non teatrali, come quelli di una conferenza. Gioca tra cabaret e narrazione anche Enzo Valeri Peruta in Paradiso buio. Più interna agli sviluppi della scena di narrazione è invece L’età dell’oro , interpretato da Laura Curino su testo di Michela Marelli e regia di Serena Sinigaglia.Un discorso a parte merita l’autore da cui tutto questo - narrazione, cabaret, nuovo teatro d’impegno - è cominciato quasi quarant’anni fa: Dario Fo.

Palcoscenico parte con una «personale» a lui dedicata, ed è un’ottima idea. Nei primi due giorni (29-30 ottobre ) Gorle e Nembro ospitano Mario Pirovano, fedelissimo interprete di Fo, in Joan Padan e Mistero buffo . Il dato curioso è che oggi, in Italia, solo un altro attore ha ottenuto l’autorizzazione a mettere in scena Mistero buffo ed è il bergamasco Eugenio De Giorgi che ha appena debuttato al Teatro Olmetto di Milano e vi tornerà in aprile. Chi vorrà, potrà operare un confronto.

Più fedeli al cabaret sono Jacopo Fo, figlio di Dario, che porta in scena Anche la sogliola finge l’orgasmo, figuriamoci il resto e il Giobbe Covatta di Varichina e Melanina. Del tutto diversa invece la scelta di Bebo Storti: chi lo ha conosciuto solo nelle vesti del Conte di Mai dire gol avrà una sorpresa. Con Mai morti di Renato Sarti, Storti è tornato alle sue origini di attore completo, con in più una graffiante vena ironica, messa al servizio di una forte, radicale denuncia. Da non perdere.

Il calendario

«Palcoscenico» prende il via il 29 ottobre al Teatro Sorriso di Gorle, con «Joan Padan» di Dario Fo, interpretato da Mario Pirovano. Al San Filippo Neri di Nembro si arriva il giorno dopo, sempre con Pirovano e un testo di Fo: «Mistero buffo», il più celebre testo dell’autore-attore milanese. Il seguito del cartellone include otto spettacoli, per nove repliche, tutte alle 20.45.

- 6 e 7 novembre

Enzo Valeri Peruta porta all’auditorium di San Paolo d’Argon (il 6) e a Ranica (il 7) il suo «Paradiso buio».

- 13 novembre

Lella Costa è «Traviata» al San Filippo Neri, fra narrazione e cabaret.

20 novembre

- Jacopo Fo torna in Bergamasca con la pièce «Anche la sogliola finge l’orgasmo, figuriamoci il resto».

- 27 novembre

Moni Ovadia ripercorre la tradizione ebraica ne «La bottiglia vuota», a Nembro.

- 28 novembre

Sempre a Nembro, ancora al San Filippo Neri, Giobbe Covatta presenta «Varichina e melanina».

- 4 dicembre

Tre gli spettacoli di dicembre, di nuovo a Nembro, si inizia con «L’età dell’oro» con Laura Curino.

- 8 dicembre

«Concerto live» dei Not for Sale per Telethon.

- 11 dicembre

«Mai morti» con Bebo Storti conclude la kermesse a Nembro.

I biglietti

Come di consuetudine, la rassegna presenta una ricca varietà di offerte e tariffe. Si va dall’ingresso unico (10 euro) per gli spettacoli di Pirovano e Valeri Peruta, fino ai 20 (ridotto 15) per Lella Costa, Ovadia e Covatta. Per gli altri, 15/13 euro. Sono state inoltre predisposte tre combinazioni ad ingresso cumulativo: Verde per sei spettacoli inclusi quelli di Lella Costa, Ovadia e Covatta (84 euro), Blu e Giallo con cinque differenti spettacoli (70 euro ciascuno). Sono sottoscrivibili al San Filippo Neri fino al 13 novembre negli orari di biglietteria.

Ingresso gratuito per i minori di anni 13 accompagnati da un adulto, tranne che a novembre.

Biglietteria: nei giorni di spettacolo aperta dalle 20, nei giorni 13, 27 e 28 novembre dalle 15 (tel. 035-47.00.20).

Info: www.teatronembro.it, tel. 035/940016.

(19/10/2004)

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