Cultura e Spettacoli
Mercoledì 26 Gennaio 2011
Un minuto con Dante:
ecco i barattieri
Lasciati gli indovini, Dante e Virgilio si apprestano ad incontrare nella quinta bolgia i barattieri, coloro che hanno fatto baratto delle loro cariche per arricchirsi illecitamente a spese dei cittadini. Sono condannati a giacere immersi nella pece bollente.
I BARATTIERI
IF XXI, 7-18
Quale ne l'arzanà de' Viniziani
bolle l'inverno la tenace pece
a rimpalmare i legni lor non sani,
ché navicar non ponno - in quella vece
chi fa suo legno novo e chi ristoppa
le coste a quel che più viaggi fece;
chi ribatte da proda e chi da poppa;
altri fa remi e altri volge sarte;
chi terzeruolo e artimon rintoppa -;
tal, non per foco, ma per divin'arte,
bollia là giuso una pegola spessa,
che 'nviscava la ripa d'ogne parte.
IF XXI, 55 ss.
Non altrimenti i cuoci a' lor vassalli
fanno attuffare in mezzo la caldaia
la carne con li uncin, perché non galli.
Lasciati gli indovini, Dante e Virgilio si apprestano ad incontrare nella quinta bolgia i barattieri, coloro che hanno fatto baratto delle loro cariche per arricchirsi illecitamente a spese dei cittadini. Sono condannati a giacere immersi nella pece bollente, sorvegliati da diavoli neri ed alati, armati di uncini e forconi, pronti a scagliarsi su quanti tentano di affiorare dalla pece, una sostanza vischiosa che ricorda -per contrappasso- il loro atteggiamento viscido e i loro loschi intrallazzi.
Molto belle le similitudini del canto, due in particolare: la prima, quella dell'arsenale di Venezia dove, d'inverno, le maestranze si danno un gran da fare intorno ai calderoni della pece bollente per sistemare gli scafi delle navi, a far remi e a sistemare le vele. I diavoli indaffarati intorno allo stagno di pece bollente ricordano a Dante queste maestranze della cantieristica veneziana.
L'altra similitudine è quella dei cuochi che ordinano ai loro garzoni di tenere la carne ben immersa nella pentola affinché non venga a galla e possa cuocere per bene.
Due immagini di grande efficacia per descrivere un ambiente che all'inizio crea a Dante notevole apprensione (Virgilio infatti inviterà il discepolo a rimanere acquattato dietro uno spuntone di roccia mentre lui andrà incontro ai diavoli per parlare con loro), ma che alla fine si rivelerà dominato da tinte comiche e grottesche. I diavoli, maestri nella menzogna, posti a guardia dei barattieri finiranno infatti per essere a loro volta ingannati dalle loro stesse vittime.
Enzo Noris
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