Sul palco del Donizetti il dramma di Miller «Erano tutti miei figli»

Sul palco del Donizetti il dramma di Miller «Erano tutti miei figli»Ricomincia la stagione di prosa del Teatro Donizetti, che da martedì 17 al 22 dicembre presenta uno dei titoli più interessanti dell’anno: «Erano tutti miei figli» di Arthur Miller

Dopo qualche anno di assenza dai palcoscenici italiani, questo dramma, che nel 1947 colpiì le platee di Broadway e segnò l’affermazione dello scrittore newyorkese, torna nella versione diretta da Cesare Lievi e coprodotta dal Teatro Stabile di Brescia e da Emilia Romagna Teatro. In scena, due grandi attori: Umberto Orsini e Giulia Lazzarini, che due stagioni fa hanno messo in scena il capolavoro di Miller, Morte di un commesso viaggiatore.La trama

L’industriale Joe Keller si è arricchito durante il secondo conflitto mondiale con le forniture militari. Una partita di motori consegnata all’aviazione si è rivelata però difettosa: sono morti molti piloti, compreso il figlio Larry. In prigione è finito il socio di Keller, additato al pubblico disprezzo. Ma un fine-settimana, pochi anni dopo la fine della guerra, i Keller ricevono la visita (gradita) dell’ex-fidanzata di Larry e quella (meno gradita) del figlio del vecchio socio. La verità viene a galla, ed è amara: Joe sapeva, Larry lo aveva scoperto ed era andato consapevolmente alla morte. Il figlio Chris, che già sospettava qualcosa, si decide, finalmente, a denunciare il padre.

L’autore

Nato nel 1915 ed approdato al teatro durante l’università, Arthur Miller è uno dei massimi autori drammatici del ’900. In lavori come Erano tutti miei figli (All My Sons, 1947), Morte di un commesso viaggiatore (Death of a Salesman, 1949), Il crogiuolo (The Crucible, 1953), Uno sguardo dalponte (A View from the Bridge, 1957), Miller ha demistificato il mito americano e mostrato la fragilità dell’essere umano, illuso dalla società e poi da questa abbandonato o addirittura sacrificato. Il suo teatro, influenzato da Ibsen e dal simbolismo, costituisce uno dei più conseguenti e lucidi tentativi di proporre in tempi moderni il genere e le forme della tragedia. Noto al grande pubblico attraverso le versioni cinematografiche dei suoi spettacoli e più ancora per essere stato marito di Marilyn Monroe (vi fa riferimento in Dopo la caduta, del 1964), Miller ha scritto saggi sul teatro moderno e una toccante autobiografia (Svolte. La mia vita, 1991).

Informazioni utili

Inizio dello spettacolo: ore 20.30, 15.30 la domenica.

Biglietti: €. 25,90/10,30 platea primo settore e palchi I-II fila, €. 20,70/8,30 platea secondo settore e palchi III fila, 14,50/4,10 balconata e gallerie. Riduzioni over 60, under 25, militari, enti convenzionati, Giovanicard.

(16/12/2002)

Su L’Eco di Bergamo del 17/12/2002

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