Scatti d'autore a Dalmine
In giuria anche Pepi Merisio

Si conferma ancora una volta la qualità e il successo del concorso fotografico «Città di Dalmine», giunto alla 25ª edizione (13° nazionale) e promosso dall'assessorato alla Cultura e dal Circolo fotografico Dalmine.

Si conferma ancora una volta la qualità e il successo del concorso fotografico «Città di Dalmine», giunto alla 25ª edizione (13° nazionale) e promosso dall'assessorato alla Cultura e dal Circolo fotografico Dalmine. Il concorso, l'unico in provincia di Bergamo patrocinato dalla Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche), è aperto a tutti i fotografi e fotoamatori dilettanti e professionisti, che quest'anno hanno presentato 804 opere di 203 autori per la sezione a Tema libero e 600 di 157 autori per la sezione Natura, componendo un totale di 1.404 opere e 219 autori.

La giuria, presieduta dal maestro della fotografia italiana Pepi Merisio, era composta da Sergio Magni (Esfiap – Circolo fotografico Milanese), Elio Betelli (presidente Circolo fotografico Dalmine) per la sezione Tema libero e Gianni Maitan (Afi), Ernesto Mezzera (Afi, Bfi – Fotoclub La Torretta) e Paolo Maffioletti (responsabile attività culturali Circolo fotografico Dalmine) per la sezione Natura. «Per la prima volta – spiega Elio Betelli – oltre al ruolo di organizzatore, ho voluto affrontare anche quello di giurato nella sezione Tema libero a fianco di personaggi autorevoli come Pepi Merisio e Sergio Magni, maestri della fotografia italiana».

Per la sezione a Tema libero il primo premio è stato quindi assegnato a Luciano Cardonati di Figline Valdarno (Firenze) che ha presentato «Amici uzbeki», uno scatto in bianco e nero che ritrae due uomini uzbeki, seguito dal veronese Giuseppe Tomelleri con «Venezia sott'acqua nr. 1» e Vanda Capacci di Prato con «Intreccio sul mare» che ha come soggetto un gruppo di bambini in riva al mare. Per la sezione Natura il primo posto è spettato a Valter Bernardeschi di Capannoli (Pisa) con «Gelada family», scatto che ritrae una famiglia di Gelada, un primate che vive solo in Etiopia e che si può fotografare dopo un lungo e faticoso viaggio, seguito da Claudio Torresani di Settimo Milanese con «Myotis Nettereri», una particolare specie di pipistrello, e Giuseppe Bonali di Robecco d'Oglio (Cremona) con «Verso il sole» che ritrae invece un'ape. Il premio speciale giovani è andato a Elena Cavalli di Zola Pedrosa (Bologna) che ha presentato l'opera «Generazioni».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 6 novembre

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