Cultura e Spettacoli
Lunedì 18 Ottobre 2010
Un minuto con Dante
Parlando cose che 'l tacere è bello
«Un minuto con Dante» prosegue con una nuova webcam del prof. Enzo Noris, che, questa volta, ci fa riflettere su un altro verso del sommo poeta: «parlando cose che 'l tacere è bello».
IL TACERE E' BELLO
IF IV, 104
«Parlando cose che 'l tacere è bello»
Dante immagina che nel Limbo ci sia una zona appartata riservata ai magnanimi, cioè ai grandi uomini del passato che si sono fatti onore per i loro meriti intellettuali e di governo. Questi spiriti nobili abitano un nobile castello circondato da sette mura e da un fossato che i nostri attraversano a piedi asciutti.
Una volta ricevuti da questa onorata compagnia, Dante e Virgilio si intrattengono con Omero, Ovidio, Orazio e Lucano in piacevoli conversari di cui il tacere è bello. Prima che sia il garante a ricordarci le norme da rispettare riguardo alla privacy, Dante - dimostrando ancora una volta di essere costantemente in presa diretta con il lettore e con le esigenze della narrazione – risolve la questione con garbo.
Poco oltre, dopo aver nominato altri spiriti magni presenti nel nobile castello, Dante si avvia alla conclusione del canto dicendo: «Io non posso ritrar di tutti a pieno, però che si mi caccia il lungo tema, che molte volte al fatto il dir vien meno».
In altre parole: vi risparmio un lungo e noioso elenco di personaggi per rispetto delle molte altre vicende che voglio raccontarvi e soprattutto perché il racconto non può esaurire la ricchezza dei fatti accaduti.
Enzo Noris
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