«Paesaggio umano - Le colline»: è il titolo della personale che il pittore Mino Marra presenta in questi giorni a Treviglio. Di Mino Marra e della sua arte visiva hanno scritto autorevoli critici con saggi di elevata analisi culturale e, ultimi tra questi, Mauro Corradini e Bruno Talpo a presentazione dell’attuale rassegna sul prezioso ed esauriente catalogo stampato per la circostanza, ricco delle illustrazioni delle opere esposte, e di ogni notizia biografica, bibliografica e dei premi conseguiti dall’artista durante i suoi numerosi anni di attività professionale.
Ma di Mino Marra non si finirà mai di scrivere poiché i suoi dipinti invitano a profonde riflessioni per comprendere sempre meglio il messaggio a carattere umanistico che l’artista propone con bravura e maestria. D’altra parte questo suo «paesaggio umano» che vien proposto all’attenzione tramite le «colline» è perfettamente indicativo dei valori intimistici che Mino Marra esalta nella contemplazione di una realtà nella quale, a nostro avviso, è proprio soltanto l’uomo ad essere «protagonista» e «personaggio», per il fatto che tutto il mondo che lo circonda e, in particolare, il paesaggio con le colline, è un «nido» mistico, se così possiamo definirlo, in cui l’uomo nasce e vive. Non avrebbe senso, infatti, chiamare «umano» un paesaggio se Mino Marra non volesse esaltare la gioia dell’uomo e il fascino che l’attira verso una realtà dove è possibile scoprire una «presenza» che va ben oltre l’esistenza stessa del paesaggio in quanto tale.
Colore, luce, splendore di bellezze trasfigurate, è il significato concettuale che Mino Marra infonde in queste sue opere che, lo diciamo per inciso, costituiscono il risultato di una applicazione seria e ragionata della durata di ben sei anni, precisamente dal 2001 ad oggi. Ed è in questo «paesaggio umano» che l’artistico bergamasco riesce a proporre una problematica a carattere umanistico, come si è detto, poiché nella sequenza delle varie opere pittoriche è l’insieme di tutti i sentimenti dell’uomo, i suoi entusiasmi, i suoi ideali e, pure, le sue ansie e le sue preoccupazioni. Lo «dicono» i dipinti che esplodono nella luminosità oppure che si raccolgono nelle tonalità più scure, fino a giungere a composizioni che danno l’idea di colline che si ergono a maestose cattedrali, che si perfezionano nella loro struttura compositiva in stesure geometriche, indice di una perfezione che si completa poi nelle varietà più incisive di un cromatismo brillante ed armonioso.
Riflesso, tutto questo, delle bellezze dell’animo umano? Diremmo di sì, poiché solo in tal modo per Mino Marra hanno ragion d’essere le «sue» colline inserite nel meraviglioso contesto del «paesaggio umano».
Durata della mostra: fino al 28 aprile.
Orari: tutti i giorni dalle 10,30 alle 12 e dalle 16 alle 19, domenica dalle 16 alle 19.
Sala Mostra «Cassa Rurale», via Carcano, 15 - TreviglioLino Lazzari
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